Secondo molte fonti la crisi del mercato immobiliare sembra avere invertito la tandenza che ha fatto scendere in picchiata i prezzi per sette anni di fila, da quel lontano 2007 universalmente riconosciuto come la data di inizio delle sofferenze economiche cui tutti ci siamo dovuti abituare e che da lungo tempo continuano a riempire le pagine dei giornali e le agende dei governi di mezzo mondo.
L’ufficio studi di Tecnocasa ha cercato di tracciare un bilancio di questi anni orribili evidenziando in quali città italiane i prezzi immobiliari fossero scesi di più. L’attenzione dell”indagine si è focalizzata sui grandi centri e se Genova e Bologna sono risultati essere i campanili in cui le abitazioni hanno perso la maggiore percentuale del loro valore (entrambe con cali percentuali a doppia cifra anche solo nel corso del 2014), è evidente come altri abbiano resistito meglio. Chi pare essere stato appena sfiorato dalla crisi è il mercato immobiliare fiorentino; nella città del giglio le case hanno perso appena più del 3% del valore nel corso del 2014.
Ad evitare il crollo registrato altrove è stato il fatto che, a Firenze, si è mantuenuta relativamente alta la domanda per immobili da investimento o da utilizzare come seconde case. Questa domanda, si legge ancora nello studio di Tecnocasa, non è giunta solo dall’Italia, ma anche dall’estero. Fra gli altri grandi centi che hanno tutto sommato resistito abbastanza bene alla crisi Tecnocasa indica Palermo (-4,5% nel 2014), ma anche Milano che, sebbene abbia sofferto nelle zone più periferiche, è riuscita a mantenere un mercato comunque più vivace all’ombra delle guglie del Duomo.