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Orafa e decorativa. Lo show dell'arte da indossare

Arte e Cultura
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Gli animaletti dell'oroscopo cinese per i pendenti creati da Anna Gili e le forme dello scultore Duecentesco Arnolfo di Cambio per la collezione "Magic", che ha stimolato Ettore Sottsass, Andrea Branzi, Enzo Mari nel 2001.

Le ispirazioni delle opere, quando sono gioielli d'autore prima di essere pezzi d'artista, provengono da strade molteplici e inusuali. Ludiche o seriose. Rigorose o fantasiose. In ogni caso si tratta di diverse forme di quell'arte che, dagli anni '50, si è specializzata nell'uso dell'oro e dei metalli, creando monili e decorazioni che sono stati piccoli mezzi per attuare un radicale rinnovamento. Pittura, scultura e design si sono mescolate nel nome del gioiello, progettato non più solo per essere esposto e per propria ricerca personale, ma anche e soprattutto per soddisfare il piacere di chi lo indosserà.

A questo ha pensato la galleria milanese Fragile, da tempo specializzata nella ricerca del design storico e contemporaneo, esponendo una selezione di pezzi che offre una panoramica sulle differenti cifre stilistiche di ciascun autore. La mostra, visitabile dal 15 ottobre al 15 dicembre 2015, si intitola ""Designati alla bellezza" ed è curata da Paola Berra. Sono tanti i nomi che hanno fatto la storia del design, a partire dal già citato Andrea Branzi, fondatore, nel 1966, insieme ad altri colleghi fiorentini, del gruppo "Archizoom" e che vinse un Compasso d'Oro alla carriera nel 1987. Altro fondatore, questa volta nel '73, di "Global Tools", una "controscuola" di architettura e design, fu Riccardo Dalisi, anche lui Compasso d'oro (nel 1981) e presente in mostra con una fine collana di rame, ottone e fili di ferro, creata lo scorso anno.

Sempre a proposito di leader di movimenti artistico-culturali, c'è anche Ettore Sottsass che nel 1981 fondò, con architetti di livello internazionale, il gruppo Memphis: nella mostra milanese espone ciondoli e un anello. Ha scelto di creare un paio di orecchini il celebre Enzo Mari; orecchini anche per Giorgio Vigna, che li ha realizzati per la collezione "I Segmenti", edita da Cleto Munari nel 1988. Si è sbizzarrito con smalto e argento l'eclettico Alessandro Mendini, con una collana disegnata quest'anno; argento anche per la collana di Alberto Zorzi, firmata nel 2009 e per quella del famoso artista Arnaldo Pomodoro, ideata nel 1967.

Ha scelto una modalità più originale Giancarlo Montebello, che ha creato una sciarpa in maglia d'acciaio con pailletees frange e buoles d'oro giallo nel 1985, dalla collezione Ornamenti per Bradamante. Non mancano tocchi d'artista donna come quelli di Alba Polenghi Lisca e della già citata Anna Gili, e di autori non italiani come nel caso di Karl Heinz Reister, nato e cresciuto professionalmente in Germania, dove ha studiato incisione e design del gioiello, di cui, in mostra, dà prova con una spilla d'argento e un anello d'oro.

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