Muore Pier Paolo Pasolini
Nella notte viene ucciso all’idroscalo di Ostia Pier Paolo Pasolini.
Tra i maggiori intellettuali italiani degli anni Settanta, il poeta è amato e odiato per la radicalità dei suoi giudizi, e per le sue aspre critiche alle abitudini borghesi, ma anche al movimento sessantottino. - Alberto Moravia lo ricorda in una solenne orazione funebre.
Pier Paolo Pasolini trascorre l’infanzia in Friuli per poi trasferirsi a Bologna, dove inizia le sue frequentazioni letterarie e culturali. Nel 1945, Pasolini fonda Academiuta di lenga furlan, per promuovere l’utilizzo del dialetto nella letteratura. Nel 1955, pubblica Ragazzi di vita: il libro, che tratta il tema della prostituzione omosessuale maschile, viene accusato di oscenità. Nello stesso anno, fonda la rivista letteraria Officina e nel frattempo inizia a lavorare nel cinema. Il suo primo film, Accattone, è del 1960. Seguiranno Il Vangelo secondo Matteo, Uccellacci uccellini, il Decameron, Fiore delle mille e una notte e molti altri.
Pasolini fa discutere anche al di fuori della letteratura e del cinema: famosa è la sua invettiva contro la “falsa rivoluzione” e i “borghesi conformisti”, con la quale si schiera, all’indomani degli scontri di Valle Giulia, contro il movimento studentesco. Per l’omicidio di Pasolini, verrà condannato un “ragazzo di vita” , Pino Pelosi, che poi ritratterà la confessione.
Le circostanze della morte di Pasolini non sono ad oggi ancora state chiarite.