Ormai si sa, l’esercizio fisico è un forte strumento di prevenzione tumorale e di altre patologie degenerative.
Questo argomento è stato oggetto di studi recenti, pubblicati poi, nell’agosto 2016 sul British Medical Journal, in cui si valutava quale intensità di esercizio fisico è più efficace per la prevenzione del cancro.
Ogni attività fisica ha un suo livello di intensità: una maratona avrà sicuramente un’intensità maggiore rispetto a una camminata, diversa a sua volta dalla pedalata in bicicletta. L’intensità si misura in MET al minuto, tenendo in considerazione che 1 MET è l’intensità stando fermi, a riposo, per un minuto: un maratoneta agonista, invece, consuma 23 MET al minuto, mentre il jogging è tra i 7-8 MET al minuto.
Lo studio dimostra che un’ATTIVITÀ FISICA INTENSA riduce maggiormente il rischio di incorrere in tumore, ma anche un’ATTIVITÀ MODERATA ha effetti benefici sulla prevenzione tumorale, l’importante è che questa sia CONTINUA E COSTANTE.
Per questo motivo, si consiglia di mantenersi attivi quotidianamente, ad esempio facendo le scale, andando a piedi invece di prendere l’auto, trasformando qualsiasi occasione di ozio in qualcosa che ci faccia muovere ed essere attivi.
L’attività fisica riduce l’infiammazione e la resistenza insulinica, ma permette anche di ridurre la massa grassa, altro punto a favore per coloro cui è stata già fatta diagnosi di tumore. Sia in termini di prevenzione che di controllo della malattia oncologica, è importante, quindi, non fermarsi e essere sempre attivi e in movimento.
Dott. Francesco Garritano (biologo nutrizionista) Direttore Scientifico rubrica NUTRIZIONE info tel. 347-2481194 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |