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Dal cerchio al labirinto

Amore e Psiche
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Se la configurazione del Mito è il Cerchio che rappresenta il percorso ordinato del racconto secondo un processo di causa ed effetto, guidato da un prima e da un poi in cui lo spazio fa da cornice alla narrazione del cantore o aedo, nella Tragedia troviamo il Labirinto, esternazione del caos, col quale l'attore neofita dovrà necessariamente confrontarsi per essere degno d'indossare la Maschera.

Ecate, dea triforme
Ecate, dea triforme

 

Il Destino, nell'età del Mito intrappolato tra le briglie del racconto, diviene nell'Età della Tragedia nemico indiscusso, il vero antagonista col quale l'attore dovrà necessariamente misurarsi per tutto lo svolgimento della tragedia (un vero e proprio percorso iniziatico) nel suo costante processo di disgregazione e alienazione dal mondo profano. Sia Ecate, la dea dai cento volti, che la Moira Atropo (Destino di Morte) ci parlano della polivalente ambiguità della realtà fenomenica che l'attore-iniziato dovrà vincere per tuffarsi nella dimensione eterna. Non a caso il ritmo della Tragedia greca è segnato dal ditirambo, una vera e propria marcia di guerra. 

Ippolita Sicoli

Dott.ssa Ippolita Sicoli

(Specializzata in Antropologia, Eziologia, Mitologia e Discipline Esoteriche)

LA FINESTRA SULLO SPIRITO

https://www.facebook.com/ippolita.sicoli

 

Libri scritti da Ippolita Sicoli:
Il canto di Yvion Storie di pecore e maghi Nel ventre della luce Il solco nella pietra

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