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Brexit: Cameron lascia Downing Street, Theresa May e' premier

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Il neopremier invoca giustizia sociale. E promette: "Insieme per una Gran Bretagna migliore"

Theresa May è premier, mentre il primo ministro, David Cameron, ha lasciato Downing Street per l'ultima volta, accompagnato dalla moglie Samantha e dai tre figli. May, 60 anni a ottobre, ministro dell'Interno negli ultimi sei anni e neo leader del Partito Conservatore, e' stata "invitata dalla regina" a formare il nuovo governo britannico.

Brexit: Cameron lascia Downing Street, Theresa May e' premier
Brexit: Cameron lascia Downing Street, Theresa May e' premier

 

Diventa cosi' la nuova premier del regno, succedendo a David Cameron. E' la seconda donna nella storia del Paese ad assumere la guida dell'esecutivo, 26 anni dopo Margaret Thatcher, anche lei esponente Tory.

"Insieme per una Gran Bretagna migliore": è la promessa della May nel suo primo discorso da premier a Downing Street. May ha invocato più giustizia sociale, impegnandosi a lavorare "non solo per i pochi privilegiati, ma per tutti". Ha poi definito la Brexit "una sfida" e ha parlato di "un momento importante per il Paese dopo il referendum", evocando la necessità "d'un grande cambiamento", ma anche di "una visione positiva del nostro ruolo nel mondo".

"Vado a Buckingham Palace per presentare le mie dimissioni", ha detto Cameron, sottolineando il passaggio di consegne con Theresa May: la seconda donna premier nella storia del Paese e "ancora una volta una donna del Partito conservatore", ha notato, elogiandone ancora una volta la figura e la capacita' di leadership.

"I was the future, once": "sono stato il futuro, una volta". Cameron chiude il sipario cosi', con una battuta autoironica venata di amarezza, alla Camera dei Comuni. Fanno il giro del web le ultime parole pronunciate dal premier britannico dimissionario a conclusione del question time di congedo in parlamento, in un clima di fair play anche con l'opposizione laburista. Un'uscita di scena a effetto, ma anche una citazione si se stesso, ricorda la Bbc: le stesse parole furono infatti rivolte da lui stesso a Tony Blair, nel 2005, quando il giovane Cameron si insediò come leader dell'allora opposizione Tory.

Cameron ha rivendicato di lasciare dietro di se' "un Paese molto più forte", con "un deficit calo, un'economia in crescita". Ma "quel che conta di più e' la vita delle persone", aggiunge, elencando una serie di misure - da quelle per le adozioni alla legge sui matrimoni gay - che nelle sue parole l'hanno "migliorata rispetto a sei anni fa". Ringrazia poi, fra gli altri, la moglie Samantha, "l'amore della mia vita" e i suoi tre figli, nome per nome. "Servire il Paese come primo ministro - conclude - e' stato l'onore più grande della mia vita. Il mio unico desiderio e' ora augurare successo a questo Paese che amo cosi' tanto". (Ansa)

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