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Francia, Lubitz aveva cercato sul web metodi per suicidarsi. Trovata seconda scatola nera

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Andreas Lubitz aveva fatto ricerche sul web sui metodi per suicidarsi e sui dettagli del sistema di sicurezza della porta della cabina di pilotaggio dell'Airbus, hanno reso noto gli inquirenti tedeschi impegnati nel caso dell'aereo della Germanwings con 150 persone a bordo fatto precipitare dal copilota sulle Alpi francesi il 24 marzo scorso.

Intanto è stata ritrovata la seconda scatola nera: le sue condizioni fanno "ragionevolmente sperare in una possibilità di utilizzo" dei dati di volo, ha spiegato il procuratore di Marsiglia, Brice Robin. Dalle registrazioni audio contenute nella prima era emerso che Lubitz aveva chiuso fuori dalla cabina il pilota che ha poi cercato inutilmente di rientrare, anche cercando di sfondare la porta. Sul luogo del disastro sono stati recuperati anche 40 telefoni cellulari, ha riferito Brice Robin, aggiungendo che verranno analizzati in laboratorio, ma il loro utilizzo sarà difficile perché sono stati "pesantemente danneggiati". Secondo quanto reso noto dalla procura tedesca in un comunicato, nel corso delle perquisizioni condotte nella casa di Lubitz a Duesseldorf, gli investigatori hanno ritrovato un tablet.

"Il nome di accesso, la corrispondenza personale e i campi di ricerca - si legge - permettono di arrivare alla conclusione che il dispositivo è stato utilizzato dal copilota per un periodo di tempo rilevante". La cronologia su Internet non è stata cancellata, riferisce ancora la procura, e gli investigatori hanno potuto accedere alla lista di ricerche condotte dal 16 al 23 marzo, il giorno prima dell'incidente. Non solo. "Almeno un giorno, per qualche minuto", Lubitz ha ricercato "informazioni sulle porte delle cabine degli aerei e sui loro meccanismi di sicurezza". L'indagine va avanti. La procura francese ha annunciato che sono stati isolati i profili del Dna di tutti i 150 passeggeri dell'aereo della Germanwings.

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