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Bologna, ragazza italo-marocchina insultata e presa a calci dall'autista di un bus

Italia
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Stava per scendere dall'autobus Tper della linea 98 Bologna-Castel Maggiore, quando l'autista l'avrebbe prima insultata, poi aggredita con un calcio sferratole alla schiena, perché lei si stava attardando.

Questa la denuncia sporta da una ragazza 18enne, di origini marocchine ma nata e cresciuta in Italia, che sabato sera è finita in ospedale alle porte di Bologna. Il fatto è accaduto intorno alle 22 al capolinea di via La Pira a Castel Maggiore. Secondo quanto riferito dalla vittima ai carabinieri giunti sul posto, la ragazza stava lasciando il mezzo per ultima, quando l'autista avrebbe prima accelerato e frenato, provocando uno scossone al bus, quindi l'avrebbe insultata con frasi a sfondo razziale, infine le avrebbe dato un calcio, facendola cadere a terra, fuori dal bus. Con la ragazza c'erano due amiche che, come gli altri testimoni della scena, saranno sentite dagli inquirenti.

Al momento i carabinieri stanno eseguendo gli accertamenti, ascoltando i testimoni e cercando di capire se sull'autobus ci fosse un sistema di videosorveglianza per analizzare eventuali immagini dell'accaduto. Sarà sentito anche l'autista, che rischia una denuncia per lesioni personali e intanto è stato sospeso. La ragazza è stata soccorsa dal 118 e portata in ospedale dove è stata tenuta sotto osservazione per una notte. La giovane ha riportato una contusione alla rachide e all'addome con emorragia sottocutanea.

Per lei i medici hanno formulato una prognosi di 40 giorni. "In relazione alla gravità del fatto avvenuto nella serata di sabato 25 aprile al capolinea di Castel Maggiore della linea 98, Tper ha sospeso in via preventiva dal servizio il conducente coinvolto nell’episodio, in attesa delle risultanze della commissione d’inchiesta interna che è già stata nominata, come previsto dalle normative e dalle procedure interne, ed è al lavoro sul caso". E' quanto si legge in una nota di Tper. L’azienda, inoltre, "si è già messa a disposizione delle Forze dell’ordine - aggiunge Tper - offrendo la massima collaborazione per l’accertamento dell’esatta dinamica dei fatti".

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