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Corteo 'No Expo', imbrattati negozi a Milano. Assalto a Manpower

Italia
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Prova generale in vista del primo maggio. Studenti e antagonisti sono scesi in piazza (FOTO)a poche ore dall'inaugurazione dell'Expo per dire no all'Esposizione universale.

Attimi di tensione davanti alla sede di Manpower, in viale Majno, dove un gruppetto di studenti si è staccato dal corteo e ha lanciato sassi e uova contro le finestre dell'agenzia interinale incaricata da Expo di assumere giovani lavoratori. Tra gli stessi studenti vi sono stati attimi di tensione tra il gruppo che ha 'attaccato' Manpower e gli altri studenti. Sono volati alcuni schiaffi e sono stati colpiti anche dei giornalisti e dei fotografi. Contestato un anziano signore che alla finestra aveva esposto un tricolore. Da piazza Cairoli - luogo dove i manifestanti si sono dati appuntamento stamattina -, il corteo ha percorso via Broletto, dove è stata imbrattata di vernice azzurra la saracinesca di un punto vendita dell'Eni, quindi, una volta raggiunta piazza Duomo ha deviato alla volta di via Larga.

Qui alcuni studenti hanno lanciato uova, sassi qualche petardo all'indirizzo del consolato turco. Lungo il percorso sono state anche imbrattate alcune vetrine di negozi del lusso e banche, lancio di uova e petardi verso la sede del Consolato turco di via Larga. I manifestanti hanno lasciato alcune scritte - expo =mafia - con una vernice rosa sul marciapiede davanti all'Unicredit di piazza Cordusio. Il corteo ha percorso i Bastioni senza altri momenti di tensione e una volta raggiunta piazza Einaudi il corteo si è lentamente 'sciolto' in piazza Einaudi, a un centinaio di metri dalla sede della Regione Lombardia. Controlli sicurezza - Sul fronte della sicurezza neanche oggi - dopo i recenti interventi - si sono fermati i controlli della Polizia di Stato. Una volante dell'Ufficio prevenzione generale - ha fermato un furgone con targa tedesca e vetri oscurati con a bordo tre cittadini tedeschi. All'interno del furgone sono state trovate e sequestrate una bomboletta spray urticante vietata dalla legge, 58 bombolette di vernice e tre passamontagna.

I tre sono stati accompagnati in Questura per l'identificazione, uno è stato indagato per "il porto abusivo di arma" - punito dall'articolo 4 della legge 110/1975 - perché in possesso della bomboletta vietata. In un controllo della Polizia di Stato in un appartamento in zona Quarto Oggiaro sono stati trovati e identificati italiani e stranieri riconducibili all'area anarchica. L'operazione è ancora in corso. Dopo Expo - L'Esposizione è un'eredità da cui può partire il riscatto di Milano a patto che l'area su cui sorge l'Esposizione universale non diventi un'occasione di speculazione ma veda fiorire un parco della biodiversità . Un polmone verde che Mario Cucinella, architetto e designer di fama internazionale, è pronto a progettare e con cui il capoluogo lombardo "può riprendere una sua dimensione internazionale di interesse sui temi della sostenibilità e della natura".

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