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Botte e minacce ai vicini: arrestata coppia nel 'condominio della paura'

Italia
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E' finito l'incubo per il 'condominio della paura'. Da mesi e mesi molestavano e minacciavano i vicini di casa e alla fine due coniugi sono stati arrestati per stalking dai carabinieri di Pescia (Pistoia), che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Pistoia.

Lui è un 39enne pistoiese e lei una 42enne originaria della Campania, che sono stati trasferiti rispettivamente presso il carcere di Prato e quello fiorentino di Sollicciano. La vicenda che vede come protagonisti marito e moglie ha avuto origine da recenti denunce presentate da altri condomini del palazzo del centro storico di Pescia dove viveva la coppia, stanchi delle vessazioni, delle minacce, delle ingiurie e delle aggressioni fisiche alle quali erano sottoposti da lungo tempo.

Abitualmente la coppia disturbava il riposo delle famiglie del palazzo e del vicinato con grida, rumori e musica ad altissimo volume, ad ogni ora del giorno e della notte. Ubriacandosi abitualmente, hanno minacciato, molestato e offeso più volte alcuni condomini e, in qualche caso, hanno anche provocato danni, generando uno stato di continua ansia e il fondato timore per la propria incolumità a più persone, hanno spiegato gli inquirenti, colpendo con pugni e calci le porte degli altri appartamenti per futili questioni.

Nel luglio del 2014 era arrivato alla Procura, tramite la locale stazione carabinieri, un esposto non sottoscritto ma riconducibile agli abitanti della zona, che si lamentavano delle intemperanze della coppia, mentre sia prima che dopo la presentazione dell'esposto vi erano state denunce di persone che avevano subito vere e proprie aggressioni fisiche. I carabinieri avevano ricevuto varie denunce: un condomino era stato colpito da una bottigliata sulla testa e poi minacciato di morte con una sbarra di ferro; una donna era stata minacciata di morte perché ritenuta dai due responsabile di furto di corrente elettrica ai loro danni, frutto peraltro della loro fantasia (era rimasta per varie ore senza luce in casa perché i due le avevano staccato il contatore e la donna temeva una loro imboscata se fosse uscita di casa per riavviare il quadro elettrico).

Marito e moglie arrestati - indagati da anni per tutta una serie di episodi di violenza che avevano portato il 39enne, condannato a due anni di reclusione, a trascorrere un periodo in carcere - avevano creato nelle vittime, si legge negli atti, un grave stato di ansia e paura, con conseguenze sulla salute in un caso e conseguenze sulle abitudini di vita in altri. Una donna è stata costretta ad entrare in casa da un ingresso secondario per evitare di incrociare i due e ha lasciato l'appartamento per due mesi; un'altra ha lasciato l’appartamento definitivamente e si è trasferita altrove.

In tutto ciò vi è stato uno stillicidio di interventi da parte dei carabinieri che hanno ricostruito i vari episodi, fornendo un quadro della situazione che ha consentito alla Procura della Repubblica di Pistoia di richiedere e ottenere la più severa delle misure cautelari nei confronti della coppia, a cui la stessa ordinanza di custodia cautelare ha sequestrato preventivamente l’appartamento che sarà liberato a breve. L'abitazione è infatti di proprietà dell'Agenzia del Demanio, che ne era entrato in possesso, finora nominale, a seguito di alcune vicende giudiziarie nelle quali erano rimasti coinvolti i parenti dei due che l'avevano precedentemente abitata; gli arrestati la occupavano abusivamente e finora non erano state mai eseguite procedure coattive perché il Demanio ne rientrasse in possesso.

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