Italicum, Berlusconi un'ora da Renzi. Gotor, 29 pronti a bocciare capilista bloccati
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Italicum, Berlusconi un'ora da Renzi. Gotor, 29 pronti a bocciare capilista bloccati

Politica
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Quirinale e riforme: si prospetta una giornata impegnativa per il premier Matteo Renzi che sulla nuova legge elettorale, oggi al Senato, si trova a dover fare i conti con la minoranza in casa Pd. E proprio a poche ore dalla votazione in Aula (e pochi giorni dal voto per il Colle) il presidente del Consiglio vede prima Silvio Berlusconi a palazzo Chigi per un'ora.

Poi incontra i senatori Pd per discutere di Italicum. Spetta al vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini fare il punto dell'incontro Berlusconi-Renzi sottolineando subito che di Quirinale non se ne è parlato. Quanto all'Italiacum resta così come è. "Abbiamo ribadito a Forza Italia la nostra posizione: no alle liste bloccate, sì a un meccanismo che preveda capilista e preferenze e un premio di lista che garantisca la governabilità al Paese - afferma Guerini -. Attendiamo da Forza Italia una risposta adeguata alla nostra impostazione".

Il Pd, aggiunge, "troverà le sue sintesi" e la minoranza dem non si salderà con i 5 Stelle. Intanto Manuel Gotor della minoranza dem ribadisce la linea dura. "Per noi -afferma prima di entrare all'assemblea dei senatori del Pd sulla legge elettorale con il premier- non cambia nulla, è Renzi che ha una trattativa con Berlusconi. Noi siamo in 29, resta tutto lo stesso". La giornata si è aperta con il tweet di Renzi sull'Italicum che innesca un 'botta e risposta' con Giorgia Meloni. "Con Italicum preferenze e singoli candidati di collegio.

Spariscono le liste bloccate. Ballottaggio è garanzia anti-inciucio", cinguetta il segretario del Pd. Replica Giorgia Meloni: "@matteorenzi con i capilista bloccati 2/3 dei deputati saranno ancora nominati dai partiti. Lo sai benissimo, ogni tanto racconta la verità". E Renzi riferendosi al Porcellum: "La nostra legge si basa su preferenze e candidati di collegio. Cancella le liste bloccate che avevate votato voi, ricordi?". La conversazione via Twitter non si stoppa: "Mai votato liste bloccate, io. Tu si: la tua proposta fa nominare dai partiti il 70% dei deputati. Il resto sono chiacchiere", scrive la leader di Fratelli d'Italia . Immediata la risposta: "Mai votato liste bloccate, io. Mai eletto in liste bloccate, io. Conversione tardiva la tua, ma apprezzata :-) Ciao Giorgia!".

Sulla legge elettorale dovrà trovare un punto di convergenza con la minoranza dem. "La minaccia di elezioni anticipate mettiamola da parte, sancirebbero il fallimento di Renzi come presidente del Consiglio e segretario del Pd e Renzi rivedrebbe palazzo Chigi in cartolina", ha detto oggi Alfredo D'Attorre, deputato del Pd esponente dell'ala bersaniana, ai microfoni di Sky Tg24. "Stiamo ponendo un punto che non è un capriccio della minoranza del Pd - ha affermato Stefano Fassina, ospite ad 'Agorà' su Raitre - per mettere il bastone fra le ruote, ma un punto largamente condiviso dai cittadini e cioè restituire loro la possibilità di scegliere chi li rappresenta: noi con l'Italicum e con il nuovo Senato siamo in una situazione peggiore del Porcellum".

Il tweet del M5S - "#Italicum Legge elettorale. Oggi al Senato è un giorno cruciale. Uniamoci per votare sì alle preferenze e contro le liste bloccate!", twitta il deputato 5 stelle, Danilo Toninelli, l''uomo' riforme e legge elettorale del Movimento.