La felicità non dipende da qualcosa o qualcuno, nessuno ce la può regalare, è qualcosa che viene da dentro, dal profondo.

C’è una tecnica che utilizzo durante i "gruppi del giovedì" presso il Centro Riza di medicina naturale di Milano, che si basa su questo: quando arriva una profonda tristezza, una malinconia che a tutti può capitare di provare, la reazione automatica è quella di cercare di mandarla via.
Al contrario, io suggerisco di immaginare, a occhi chiusi, di incontrare una donna di altri tempi… Questa donna ha vicino una sorgente d’acqua da cui parte un fiume che ci bagna piedi, gambe, pancia, petto e noi cominciamo a nuotare in quest’acqua che all’inizio è molto scura, è l’acqua della tristezza. In quest’acqua bisogna buttare tutte le cose inutili che facciamo, le relazioni che non funzionano, gli obblighi presunti cui ci sottoponiamo... Poi, immaginiamo che a un certo punto da questa donna d’altri tempi arrivi del latte... Questa donna ci sta allattando, e noi ci nutriamo del suo latte, che ci regala un’energia sconosciuta, l’energia della rinascita, della vita che scorre, della felicità che torna a splendere dentro di noi…provate anche voi!
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Fonte: Riza.it - autore: Raffaele Morelli |