Almeno 23 feriti, tra cui sei agenti di polizia. L’attentato è stato rivendicato da un gruppo black bloc su Facebook e in seguito da Isis
Una forte esplosione è stata sentita al Cairo poco prima delle 2 del mattino da diverse parti della città. È avvenuta nei pressi di un edificio pubblico della Sicurezza e di un tribunale, nella periferia Nord della capitale egiziana.
L'attentato è avvenuto all'indomani del varo di leggi più stringenti contro il terrorismo che attribuiscono maggiori poteri alla polizia. I feriti sarebbero almeno 23, tra cui sei agenti.
Doppia rivendicazioni L'attentato è stato rivendicato su Facebook da un gruppo black bloc egiziano. Poche ore dopo però Isis ha fatto sapere in un comunicato che «dei soldati dello Stato Islamico sono riusciti a entrare con una autovettura nell'edificio nel cuore del Cairo». L'attentato, prosegue l'Isis «è destinato a vendicare i fratelli martiri».
La dinamica Il ministero dell’Interno egiziano parla di un'autobomba lasciata esplodere da un assalitore poi fuggito in sella a una motocicletta. «Un uomo ha improvvisamente fermato la sua auto davanti all'edificio della Sicurezza nazionale, è saltato fuori ed è fuggito a bordo di una motocicletta che seguiva il veicolo».
La rivendicazione «Dichiariamo piena e completa responsabilità per le esplosioni che si sono verificate circa un’ora fa», hanno riferito, come detto, presunti militanti del gruppo Black Bloc su Facebook, aggiungendo che si tratta di una risposta alla detenzione di un gran numero di persone che non sono ancora state accusate di un reato o che sono in carcere per reati «non penali». Se la rivendicazione fosse confermata, sarebbe la prima volta che un gruppo apparentemente anti-islamista attacca un istituto dello Stato egiziano.