Fonti della Farnesina hanno confermato all'Adnkronos la morte di una ragazza italiana rimasta ferita nel rogo di una discoteca a Bucarest il 30 ottobre.
Si tratta della studentessa Tullia Ciotola. Subito dopo l'incidente, i familiari della ragazza erano arrivati a Bucarest, assistiti dall'ambasciata italiana. Sono quattro le vittime dell'incendio decedute oggi, due delle quali sono morte in Olanda dove erano state trasferite per le cure. Il bilancio della sciagura è così salito a 38 morti e 107 feriti. Ieri il ministro della Salute Nicolae Baniciou aveva riferito che i feriti in stato grave o critico erano 65. Il rogo si è sviluppato la sera di venerdì 30 ottobre nella discoteca 'Club Colectiv', dove 200 ragazzi stavano assistendo al concerto della rock band heavy metal 'Goodbye to Gravity', che doveva presentare il suo nuovo album 'Mantras of War', accompagnato da uno spettacolo pirotecnico.
E sembra che siano stati proprio i fuochi pirotecnici a scatenare l'incendio, in una discoteca che non rispettava le norme di sicurezza. L'incidente ha provocato un'ondata di indignazione in Romania. Decine di migliaia di persone sono scese in strada per protestare contro il governo e chiedere le dimissione del primo ministro Victor Ponta, che si è poi dimesso il 4 novembre. I rumeni attribuiscono la responsabilità dell'incidente in discoteca alla corruzione diffusa che ha consentito che un posto privo delle necessarie condizioni di sicurezza potesse funzionare indisturbato. Ma Ponta deve far fronte anche a un processo per corruzione: a salvarlo dall'arresto è stato il rifiuto del parlamento di revocare la sua immunità, come era stato invece chiesto dalla procura.