Manila, folla oceanica per la messa del Papa: 'Mondo sfigurato da povertà, ignoranza e corruzione'
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Manila, folla oceanica per la messa del Papa: 'Mondo sfigurato da povertà, ignoranza e corruzione'

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"Con il peccato, l'uomo ha distrutto l'unità e la bellezza della nostra famiglia umana, creando strutture sociali che hanno reso permanente la povertà, l'ignoranza e la corruzione". E' quanto denunciato da Papa Francesco, nell'omelia della messa celebrata al Rizal Park di Manila davanti a circa 7 milioni di persone.

"Ogni bambino venga accolto come un dono", ha poi aggiunto nel suo discorso durante il quale ha parlato anche di famiglia, dei giovani e dell'importanza di aiutarli. "Le donne sono capaci di porre domande che gli uomini non sono capaci di capire", ha affermato poi durante l'incontro con i giovani nel campo sportivo dell'università di Manila, osservando che "quando il cuore sarà pronto a interrogare se stesso e a piangere, saremo in grado di comprendere qualcosa". "La compassione 'mondana' non serve a nulla - ha sottolineato - si deve imparare a piangere, nel mondo di oggi manca la capacità di piangere", mentre "alcune realtà della vita si vedono soltanto con gli occhi lavati dalle lacrime".

Da Francesco giunge allora l'invito a chiedersi: "Ho imparato a piangere? A farlo quando vedo un bambino che è affamato, drogato, che non ha casa, abbandonato, abusato, sfruttato dalla società? Gesù - ha ricordato il Papa - pianse in diversi momenti della sua vita e soprattutto nel suo cuore. Se non imparate come si piange non potrete essere buoni cristiani". "Corriamo il rischio di vivere accumulando informazioni, senza sapere cosa farne", hai avvertito poi il Pontefice osservando poi che "si rischia di trasformarci in giovani da museo; ma non abbiamo bisogno di giovani da museo ma di giovani saggi". Per il Papa, "la grande sfida della vita è imparare ad amare. E' solo attraverso l'amore che questa informazione che si accumula diventa feconda. Per questo - ha ricordato - il Vangelo ci propone un cammino usando tre linguaggi: quelli della mente, del cuore, delle mani.

Per essere saggi - ha esortato i giovani - usate questi tre linguaggi: pensate, sentite e agite". Francesco ha invitato anche a "rifiutare la psicologia del computer, che ci fa pensare di sapere tutto" e a "lasciarsi sorprendere da Dio. Sul computer si trovano tutte le risposte sullo schermo, ma nessuna sorpresa. Dio invece si manifesta attraverso la sorpresa: lasciatevi sorprendere, non temete le sorprese", è stata l'esortazione finale del Papa ai giovani. La messa di oggi è stato l'ultimo appuntamento del viaggio apostolico di papa Francesco nelle Filippine, da cui partirà domani mattina (quando in Italia sarà ancora notte) per far rientro in Vaticano.

"Alla solenne celebrazione ha partecipato una folla immensa e si sono rincorse le cifre - afferma Radio Vaticana - tre milioni, diceva la prima stima della polizia locale fatta al mattino; poi si è passati a quattro, a cinque, quindi a più di sei milioni di persone. E' stato impossibile in realtà contarli, perché i settori sono stati gremiti all'inverosimile e non sono bastati a contenere i partecipanti". Infatti, si nota, "c'era folla dappertutto sul lungomare di Manila, dove i maxi schermi erano pochi ma la fede dei fedeli è stata tantissima, come si è visto al momento della distribuzione dell'eucarestia, a cui si sono accostati tutti i presenti".