Grecia al voto, Europa col fiato sospeso. Tsipras superfavorito
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Grecia al voto, Europa col fiato sospeso. Tsipras superfavorito

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Urne aperte in Grecia da questa mattina alle 7 (ora locale, le 6 in Italia) Sono 9,8 milioni gli elettori che decideranno a chi assegnare il governo della Grecia e se continuare a seguire il percorso di riforme e austerità imposto da Bce, Fmi e Ue, oppure seguire una strada diversa.

Con i primi exit poll, disponibili dopo la chiusura delle urne alle 19 (ora locale), daranno le prime risposte alle ansie dei mercati internazionali e delle cancellerie europee, allarmati dalle ultime dichiarazioni di Alexis Tsipras, il leader di Syriza, la formazione della sinistra radicale stabilmente in testa nei sondaggi, che ha affermato che un suo eventuale governo non rispetterà gli accordi firmati dal precedente esecutivo. Venerdì, nell'ultimo giorno di campagna elettorale, Tsipras, ha lanciato un appello agli elettori perché gli consegnino "la maggioranza assoluta" in Parlamento per avere "le mani libere per negoziare" con i creditori internazionali.

Se Tsipras fa appello alle speranze dei greci, stremati dopo anni di dure politiche di austerity, il premier uscente Antonis Samaras, leader di Nuova Democrazia, si rivolge alle loro paure. Per Samaras, la decisione della Banca Centrale Europea di non estendere il programma alla Grecia se non sarà completata la revisione del programma del bailout prevista entro la fine di febbraio è una conferma del fatto che il paese rischia di trovarsi in difficoltà nel caso di una vittoria di Syriza. L'iniezione di liquidità frutto della "storica decisione europea" sarà "un grande sollievo per tutti i popoli d'Europa - ha detto Samaras, parlando in televisione - è qualcosa per la quale il mio governo ed io personalmente abbiamo lavorato a lungo". "Ma potrà la Grecia avere la sua parte di questo massiccio pacchetto di liquidità per poter sviluppare la sua economia, o perderà questa unica opportunità? - si è chiesto il leader di Nuova Democrazia - la decisione della Bce lo spiega chiaramente. Senza il completamento della revisione da parte dei nostri creditori per il programma che scade a febbraio, noi saremo esclusi".

"Le nostre politiche garantiscono che la Grecia svolgerà pienamente la sua parte in questa nuova era... ma la politica del partito di opposizione ci terrebbe certamente fuori da questi sviluppi", ha poi sottolineato. I dubbi saranno (forse) sciolti questa sera quando, dopo gli exit poll, inizieranno ad essere diffuse le prime proiezioni ufficiali in base ai voti conteggiati alle 21.30 (ora locale). Una stima più accurata si avrà invece intorno alla mezzanotte. Una volta prestato giuramento, il nuovo premier greco avrà poi 15 giorni di tempo per ottenere un voto di fiducia in Parlamento. I sondaggi al momento indicano che nessuno dei due maggiori partiti, Syriza e Nuova Democrazia è in grado di avere i 151 voti parlamentari (su 300) per formare autonomamente un governo.

Se il voto non determinerà una maggioranza assoluta per nessun partito, il presidente della Repubblica affiderà l'incarico al leader del partito che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Questi avrà tre giorni per formare un governo. In caso di insuccesso, 'incarico andrà al leader del secondo partito e infine al leader del terzo partito per numero di voti ottenuti. In caso di stallo, il presidente chiederà alle forze politiche di formare un governo di unità nazionale. Se nemmeno questo tentativo avrà successo, a tutti i gruppi parlamentari verrà chiesto di formare un governo a interim che prepari la strada per nuove elezioni.