Bimba 'scienziata', dà l'idea al papà per gli antibiotici contro il cancro
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Bimba 'scienziata', dà l'idea al papà per gli antibiotici contro il cancro

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Antibiotici per combattere il cancro? Una strada da percorrere secondo Michael Lisanti, direttore della Breakthrough Breast Cancer Unit dell'università di Manchester (Gb), che ha pubblicato uno studio su questo argomento sulla rivista 'Oncotarget'.

Ma l'idea non è stata sua: sua figlia, una bambina di nome Camilla che ora appare persino fra gli autori della ricerca, un giorno gli ha domandato, candidamente: "Papà, perché non si usano gli antibiotici per curare i tumori come facciamo per tante altre malattie?". Un'illuminazione per il ricercatore, che ha iniziato a studiare gli effetti di questi farmaci sui mitocondri delle cellule staminali del cancro. "E' noto che gli antibiotici hanno un effetto sui mitocondri, le 'centrali elettriche' delle cellule, ed era da tempo che stavo studiando questo effetto.

Ma la domanda di mia figlia mi ha aiutato a dare un collegamento diretto con il cancro", ha ammesso lo scienziati. Insieme a colleghi dell'Albert Einstein College of Medicine di New York e del Kimmel Cancer Centre di Philadelphia, Lisanti ha usato 5 diversi antibiotici, incluso uno per trattare l'acne (doxiciclina), su linee cellulari di 8 diversi tipi di tumore, scoprendo che in 4 casi i medicinali hanno eradicato le cellule staminali neoplastiche, in particolare di glioblastoma (il più aggressivo cancro del cervello) e di tumori al polmone, prostata, ovaio, seno, pancreas e della pelle.

Il tutto senza effetti avversi. "Già precedenti studi clinici con antibiotici destinati a trattare le infezioni associate al cancro, ma non le cellule tumorali - commenta l'esperto - avevano dimostrato effetti terapeutici positivi. Ad esempio, in pazienti affetti da cancro del polmone, l'azitromicina ha aumentato la sopravvivenza a un anno dal 45% al 75%". "Anche i pazienti con linfoma che hanno beneficiato di una terapia di tre settimane con doxiciclina hanno mostrato remissione completa della malattia. Questi risultati - conclude - suggeriscono che gli effetti terapeutici del antibiotici sono effettivamente indipendenti dalle infezioni. Il nostro lavoro rappresenta un passo avanti e dà motivo di avviare sperimentazioni sull'uomo per provare a utilizzare antibiotici contro i tumori".