Siria, bombardato ospedale pediatrico a Idlib
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Siria, bombardato ospedale pediatrico a Idlib

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L'ospedale pediatrico di Idlib, in Siria, è stato colpito da una raid aereo che ha causato vittime tra pazienti e medici. Lo denuncia Save the Children secondo quanto riportato dalla Bbc.

 

Nella struttura, la più grande della zona, vengono effettuati 300 parti al giorno. Non è chiaro per il momento il numero di morti e feriti ne' chi abbia sganciato le bombe.

 

Almeno due persone sono morte e diverse altre ferite nel bombardamento di un ospedale ostetrico a Idlib. Lo riporta l'Independent citando fonti di Save the Children che finanzia la struttura. Il numero delle vittime potrebbe salire mano mano che le operazioni di soccorso procedono. Il bombardamento aereo ha colpito la parte anteriore dell'ospedale lasciandola completamente distrutta. Non è chiaro se l'obiettivo fosse proprio la struttura o se sia stata colpita accidentalmente. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha segnalato che è stato colpito anche "un palazzo della protezione civile". Sempre nell'area di Idlib cinque persone sono rimaste uccise e oltre 25 ferite in una serie di raid aerei.

 

Le immagini che circolano sul bombardamento mostrano parte dell'ospedale completamento distrutto. Nella struttura, precisa Save the Children che attraverso il suo partner Syria Relief la finanzia, vengono accolti oltre 1.300 donne e bambini ogni mese.

 

L'Onu alla Russia: 'Lasciate a noi il corridoio umanitario per Aleppo' L'inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura ha proposto oggi alla Russia di delegare all'Onu la gestione del corridoio umanitario per la città siriana di Aleppo. "Abbiamo studiato l'iniziativa russa", ha detto de Mistura, ma, in attesa di ulteriori informazioni, servono "miglioramenti", ha aggiunto sottolineando che la pausa di 48 ore per l'accesso umanitario discussa dal Consiglio di sicurezza dell'Onu deve essere sostenibile ed elencando alcuni "suggerimenti". "Il nostro suggerimento ai russi è di lasciare a noi il corridoio stabilito su loro iniziativa. L'Onu ed i suoi partner umanitari sanno cosa fare, hanno esperienza ed è il nostro lavoro", ha detto de Mistura parlando ai giornalisti.

 

L'inviato dell'Onu ha inoltre sottolineato che nessuno deve essere costretto a lasciare la città assediata di Aleppo, ma chi vorrà farlo deve potersi recare nella zona di sua scelta o avere opzioni. Inoltre devono esserci garanzie per la protezione dei civili, sia che decidano di restare o sia che scelgano di andare altrove tramite i corridoi, ha detto de Mistura affermando di credere che i russi sono aperti a suggerimenti e consigli. "Il tempo sta scadendo" per la popolazione di Aleppo ed Aleppo è "un luogo emblematico" ed il modo in cui sarà gestita la situazione in questa città del nord della Siria, senza dimenticare altre località della Siria, è un "elemento importante che puo' avere un impatto sul quanto ci proponiamo di fare nelle prossime settimane", ha detto de Mistura che si prefigge di riavviare a fine agosto i colloqui intra-siriani per una soluzione al conflitto.