USA, Trump firma misure immigrazione, 'contro terroristi'
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USA, Trump firma misure immigrazione, 'contro terroristi'

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Trump firma misure immigrazione, 'contro terroristi' Firmato anche un ordine per rafforzamento esercito. Passo indietro sulla tortura, decide il Pentagono

USA, Trump firma misure immigrazione, 'contro terroristi'
USA, Trump firma misure immigrazione, 'contro terroristi'

Donald Trump ha firmato al Pentagono un ordine esecutivo che prevede nuovi controlli estremamente accurati sull'immigrazione per impedire ai terroristi islamici di entrare negli Usa. "Non abbiamo dimenticato la lezione dell'11 settembre", ha osservato.

Donald Trump ha firmato al Pentagono un ordine esecutivo "per cominciare una grande ricostruzione dell'esercito". Un ordine, ha spiegato, "per iniziare una grande ricostruzione delle forze armate americane, per sviluppare un piano per nuovi aerei, nuove navi, nuove risorse e strumenti per i nostri uomini e le nostre donne in uniforme".

Nella conferenza stampa alla Casa Bianca con Theresa May, Donald Trump ha ribadito di credere nell'efficacia del waterboarding ma che seguirà le indicazioni dei suoi capi militari. Il presidente ha detto di avere un segretario alla Difesa James Mattis che non crede nella tortura e nel waterboarding: "Non sono necessariamente d'accordo, ma il capo del Pentagono prevarrà su di me, perché gli darò questo potere", ha aggiunto

La Brexit sarà "una cosa fantastica" per il Regno Unito: lo ha detto Donald Trump nella conferenza stampa alla Casa Bianca con Theresa May.

"Le relazioni tra Usa e Gran Bretagna non sono mai state più forti": ha aggiunto Trump. "E' un grande onore la sua visita", ha osservato, sottolineando che è la prima di un leader straniero dopo il suo insediamento. Trump ha ricordato anche il "rapporto speciale" che lega i due Paesi. "Dobbiamo ridare prosperità ai nostri popoli", ha affermato Theresa May in conferenza stampa indicando la missione dei governi di Regno Unito e Stati Uniti.

I due si sono stretti la mano nello studio Ovale sotto i flash dei fotografi e si sono scambiati un saluto cordiale prima di iniziare il bilaterale, poi Trump ha mostrato al primo ministro britannico il busto di Winston Churchill. "E' un grande onore" averlo nel mio studio, ha commentato il presidente. "E' un onore" essere alla Casa Bianca, ha risposto la premier britannica. Obama aveva rimosso il busto dallo Studio Ovale.

L'incontro si è svolto tra nostalgie che evocano il binomio Reagan-Thatcher e curiosità per una nuova 'strana coppia' date le smaccate differenze caratteriali tra i due leader. I rapporti commerciali sono il nocciolo della questione, oltre il reciproco 'riconoscimento diplomatico: Trump con May ha occasione di mostrare che non intende chiudere del tutto l'America in un protezionismo blindato, ma che puo' e sa scegliere. La premier britannica deve tornare a Londra avendo dimostrato di poter contare ancora e presso l'alleato piu' importante. La giornata di Theresa May a Washington e' cominciata con la consueta cerimonia al cimitero monumentale di Arlington per la deposizione di una corona di fiori presso il monumento al milite ignoto. -

Trump e il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, - riovelano fonti ufficiali - hanno avuto una telefonata di un'ora mentre infuria la polemica sul muro anti-immigrati tra Stati Uniti e Messico.

L'incontro bilaterale alla Casa Bianca - che è seguito da una conferenza congiunta - la prima per Donald Trump dal suo insediamento - ha luogo tra nostalgie che evocano il binomio Reagan-Thatcher a curiosità per una nuova 'strana coppia' date le smaccate differenze caratteriali tra i due leader. I rapporti commerciali sono il nocciolo della questione, oltre il reciproco 'riconoscimento diplomatico: Trump con May ha occasione di mostrare che non intende chiudere del tutto l'America in un protezionismo blindato, ma che puo' e sa scegliere. La premier britannica deve tornare a Londra avendo dimostrato di poter contare ancora e presso l'alleato piu' importante. La giornata di Theresa May a Washington e' cominciata con la consueta cerimonia al cimitero monumentale di Arlington per la deposizione di una corona di fiori presso il monumento al milite ignoto.

Intanto la Santa Sede si è detta preoccupata per "il segnale che si dà al mondo" con la costruzione del muro tra Usa e Messico, voluto dal presidente Usa per frenare le migrazioni. E si augura che gli altri Paesi, anche in Europa, "non seguano il suo esempio". Lo ha detto oggi al Sir il cardinale Peter Turkson, presidente del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale, a margine di un convegno sulla "Laudato sì e gli investimenti cattolici" in corso alla Pontificia Università Lateranense.

IL MURO AL CONFINE CON IL MESSICO

"Il Messico ha approfittato degli Stati Uniti per troppo tempo. Gli enormi deficit commerciali e il poco aiuto sul davvero debole confine devono cambiare, ORA!"ha detto Trump dopo la bufera con il Messico sul muro al confine. A lui ha risposto il ministro degli Esteri messicano, Luis Videgaray, confermando l'intenzione del suo Paese di "mantenere una collaborazione al più alto livello con gli Stati Uniti", ribadendo però che il Messico non intende pagare per il muro anti-immigrati ordinato da Trump, perché si tratta di "una questione di orgoglio e dignità" e dunque "non è negoziabile".

Il presidente prevede di avere un colloquio telefonico domani col suo omologo russo Vladimir Putin, rferiscono diversi media Usa, compresa la Ncc.

L'emittente di Atlanta riferisce della telefonata citando una fonte dell'amministrazione americana. Si tratterebbe della prima conversazione tra i due da quando Trump si e' insediato alla presidenza Usa.

Il portavoce del Cremlino ha confermato che domani si terrà la prima conversazione telefonica tra il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. "Sì, lo confermo", ha detto a un giornalista della Tass che gli chiedeva di confermare una notizia della Cnn secondo cui la telefonata tra i due capi di Stato è in programma per sabato 28 gennaio.

L'AZIONE CONTRO L'ISIS

Trump sta preparando una direttiva per il segretario alla Difesa, James Mattis, affinchè elabori un piano per un'azione più aggressiva nella lotta all'Isis. Lo afferma il New York Times citando funzionari della Casa Bianca. La mossa potrebbe aprire la strada all'invio di artiglieria da terra ed elicotteri da combattimento in Siria, per attaccare la capitale dello Stato Islamico, Raqqa. Secondo il Nyt, Trump darà al Pentagono 30 giorni per elaborare il nuovo piano d'azione.

Domani telefonata con Angela Merkel - Il presidente americano Donald Trump dovrebbe tenere domani una conversazione telefonica con la cancelliera tedesca Angela Merkel: probabilmente la conversazione verterà soprattutto sulla Russia e sull'Ucraina. Lo riportano media internazionali citando fonti anonime.

Scontro col Messico sul muro,Pena Nieto non va da Trump - Il presidente messicano Enrique Pena Nieto annulla l'incontro di martedì prossimo alla Casa Bianca perchè non vuole pagare il muro al confine con gli Usa. E Donald Trump risponde annunciando che imporrà dazi doganali del 20% sulle merci messicane importate in Usa per finanziare la barriera. È la prima crisi diplomatica e la prima guerra doganale per il neo presidente, investito da una bufera per il suo ordine di costruire immediatamente un muro al confine col Messico e di dare un giro di vite all'immigrazione clandestina, condito con l'ennesimo apprezzamento per il waterboarding e il licenziamento del capo della polizia di frontiera. Una stretta che sarà completata con lo stop indeterminato ai rifugiati siriani e per almeno 120 giorni a quelli di altri Paesi, con la sospensione inoltre per almeno un mese dell'immigrazione da Paesi a maggioranza musulmana e spesso flagellati dal terrorismo, come Libia, Siria, Somalia, Sudan, Iran, Iraq, Yemen. La rottura con il presidente messicano si consuma in un duello tutto a colpi di tweet, diventato con il tycoon la nuova arena della diplomazia.

Incalzato anche dall'opposizione, Enrique Pena Nieto ha annullato la sua visita dopo che Trump lo aveva ammonito a non venire "se il Messico non è disposto a pagare per il muro di cui c'è disperato bisogno". Un muro che costerà 12-15 miliardi di dollari, ha annunciato lo speaker della Camera Paul Ryan, prevedendo che il Congresso approvi i fondi entro fine settembre.

E spunta una nuova gaffe dell'amministrazione Trump in politica estera. In due documenti l'inquilina di Downing Street è diventata la nota star del soft-porn Teresa May. L'errore, poi corretto, è stato ripetuto due volte nel comunicato di ieri con il quale la Casa Bianca annunciava l'agenda odierna degli incontri Trump-May e una volta in un comunicato dell'ufficio del vice presidente. "Nel pomeriggio il presidente parteciperà ad un incontro bilaterale con il primo ministro del Regno Unito, Teresa May", recitava la nota dell'ufficio stampa della Casa Bianca. E qualche riga dopo la 'h' era di nuovo sparita nel previsto "pranzo di lavoro con Teresa May...". Ancora una volta, nella nota dell'ufficio di Mike Pence il nome di battesimo di May è diventato quello della star di un video per la canzone 'Smack My Bitch Up' del gruppo The Prodigy. "E' per questo che Donald Trump era eccitato di incontrarla?", commenta ironico il tabloid britannico Mail online riferendosi al previsto colloquio di oggi tra il neo presidente e la premier britannica a Washington. Sempre ieri, ricorda il Mail online, in un altro comunicato la Casa Bianca ha definito il ministro degli Esteri australiano Julie Bishop il 'primo ministro degli Esteri' del Paese.