False benedizioni papali per i pellegrini, 3500 pergamene sequestrate a Roma
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 561 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

False benedizioni papali per i pellegrini, 3500 pergamene sequestrate a Roma

Urbi et Orbi
Typography

Migliaia di moduli di richiesta e circa 3.500 false pergamene, già effigiate con l'immagine del Pontefice e con gli stemmi papali e dello Stato Vaticano contraffatti sono stati trovati e sequestrati dalle Fiamme Gialle del I Gruppo Roma – impegnate nell'attuazione del piano d'azione “Jubilaeum”, dedicato a contrastare tutte le forme di abusivismo e frode ai danni dei pellegrini.

Le pergamene, in lingua italiana, spagnola, portoghese e inglese, riportavano la dicitura “benedizione del pellegrino” ed erano personalizzabili con qualsiasi nominativo fornito dall’acquirente. Gli ideatori del business avevano immaginato il souvenir perfetto per il pellegrino del Giubileo, una Benedizione Apostolica personalizzata su pergamena pontificia con tanto di emblemi della Santa Sede e di fotografia di Papa Francesco benedicente ma non avevano ritenuto necessario richiedere le necessarie autorizzazioni al Governatorato Pontificio.

La notizia della proliferazione di questi apocrifi Santi Auguri è però giunta alle orecchie dei Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che, coordinandosi con i colleghi della Gendarmeria vaticana, hanno rapidamente ricostruito la filiera della produzione e commercio delle ricercate stampe ed hanno, così, individuato, in un negozio vicino alla Basilica di San Pietro, la stamperia abusiva delle benedizioni apostoliche offerte in frode agli inconsapevoli pellegrini.

Ai pellegrini, approfittando della somiglianza delle pergamene con quelle rilasciate dalla Santa Sede, veniva fatto compilare e sottoscrivere un modulo per la “richiesta di benedizione apostolica”, correttamente indirizzato, ma mai recapitatogli, “A S.E. Rev.ma Mons. Elemosiniere di Sua Santità presso la Città del Vaticano”, unica Autorità ufficialmente autorizzata ad emettere gli auspici papali. Il negoziante stampatore, privo delle necessarie autorizzazioni della Santa Sede, è stato denunciato per produzione e commercio di oggetti contraffatti. Il valore delle pergamene sequestrate supera i 70.000 euro ma è in corso il calcolo delle somme già incassate con le vendite dei primi giorni.