Milano, capotreno aggredito con machete: rischia di perdere un braccio
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Milano, capotreno aggredito con machete: rischia di perdere un braccio

Italia
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Un macchinista e un capotreno sono stati aggrediti ieri sera, poco prima delle 22, a colpi di machete su un treno proveniente dal sito di Expo alla fermata di Villapizzone, periferia di Milano, da un gruppo di giovani stranieri, forse sudamericani che, stando ai primi accertamenti, non avrebbero voluto mostrare il biglietto.

Il capotreno, ricoverato all’ospedale Niguarda in gravi condizioni, rischia di perdere un braccio. I chirurghi avrebbero terminato da poco un intervento al fine di 'recuperare' le funzionalità dell'arto. Coinvolto nella 'folle' reazione del gruppo anche un macchinista, che ha subito un trauma cranico. Secondo una prima ricostruzione della Polizia ferroviaria, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai passeggeri a Villapizzone.

Tra questi c'era il gruppetto di giovani che si sono rifiutati di mostrare il titolo di viaggio. In base a una testimonianza, dopo qualche parola, uno dei giovani avrebbe estratto un machete da una borsa e avrebbe colpito al braccio il controllore. Un ferroviere, in quel momento libero dal servizio, intervenuto in aiuto del capotreno, è stato colpito alla testa anche se non è stato ancora stabilito con quale oggetto. Gli investigatori stanno ora analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate lungo il passante ferroviario.

Degli assalitori non c’è traccia. "Siamo sconvolti per quello che è successo questa notte. Il livello di insicurezza è troppo alto. Vogliamo il presidio dei militari in tutte le stazioni e sui treni forze dell'ordine armate, formate e pronte anche a sparare", ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte che, insieme all'amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè, ha seguito da subito il gravissimo episodio.

Sorte questa mattina si recherà in ospedale a trovare il macchinista ferito. "Mi auguro che la giustizia - ha detto - possa fare velocemente il suo corso e che gli aggressori siano velocemente individuati e adeguatamente puniti. Milano - ha concluso Sorte - non può tollerare di essere una città nelle mani di violenti, balordi senza scrupoli pronti a tutto che non hanno rispetto della nostra società".