Roma, cade nella tromba dell'ascensore della metro A: morto bimbo di 4 anni
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Roma, cade nella tromba dell'ascensore della metro A: morto bimbo di 4 anni

Italia
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Un bambino di 4 anni è morto nella stazione della metropolitana Furio Camillo a Roma.

Dalle prime informazioni sembra che il piccolo sia precipitato nel vano ascensore. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che l'hanno estratto e insieme con il 118 hanno tentato di rianimarlo. Sul posto anche la polizia, il sindaco di Roma Ignazio Marino - contestato dai cittadini che lo hanno rincorso urlando "buffone buffone" mentre stava lasciando la stazione della metro A - con l'assessore alla Mobilità Guido Improta, il direttore generale dell'Atac Francesco Micheli e il presidente Roberto Grappelli. La fermata è stata chiusa. Non è ancora chiaro come sia accaduta la tragedia: da una prima ricostruzione, il bambino sarebbe rimasto bloccato con la madre nell'ascensore.

Per farli uscire, i soccorritori avrebbero fatto affiancare un secondo ascensore e proprio durante le operazioni di trasbordo dall'uno all'altro il bambino sarebbe precipitato. La donna è stata soccorsa dal 118 ed è in stato di choc. Sul fatto indagano i carabinieri. Un bambino ha perso la vita cadendo nella tromba di un ascensore alla Metro Furio Camillo. Sto andando immediatamente sul posto per accertarmi di quanto successo. Posted by Ignazio Marino on Giovedì 9 luglio 2015 Anche la Direzione Generale dei Trasporti del Ministero delle Infrastrutture è presente alla fermata Furio Camillo con un proprio ispettore competente per la sicurezza, il direttore dell'Ufficio impianti trasporti a rete fissa.

Il Mit fa parte inoltre della commissione di inchiesta che si occuperà del caso. "Si è trattato di una tragica fatalità purtroppo. Sono in corso le indagini delle autorità competenti alle quali si aggiunge una nostra commissione che è stata appena nominata, di cui fanno parte tre persone" dice Giuseppe Noia, direzione comunicazione dell'Atac. "Sono in corso le indagini ma non è un problema di manutenzione", aggiunge. Alla domanda se si sia trattato di un errore umano, Noia spiega: "L'assessore ha fatto le sue valutazioni, che vanno valutate". "L'ascensore - prosegue - è partito dal piano di accesso alla linea e madre e figlio dovevano prendere la metro". Noia ha infine specificato che il teatro dell'incidente è "una coppia di ascensori".