Parma, maestra agli alunni: 'Tornate nella giungla'. Insulti razzisti e maltrattamenti
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Parma, maestra agli alunni: "Tornate nella giungla". Insulti razzisti e maltrattamenti

Italia
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Due avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono stati notificati dai carabinieri a un'insegnante e al preside di una scuola di Traversetolo, in provincia di Parma

. La prima è ritenuta responsabile di aver maltrattato gli alunni della sua classe con l’aggravante di aver commesso il fatto con finalità di discriminazione e di odio etnico-razziale, mentre la seconda è accusata di favoreggiamento personale, per aver omesso di denunciare questi comportamenti all'autorità giudiziaria. "Siete un branco di scemi, non capite niente, siete degli asini, tornatevene nella giungla da dove siete venuti, branco di scimmie ladre”. Così, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Traversetolo, la maestra accusata di maltrattamenti a scuola, si rivolgeva ai suoi alunni. Tra gli altri insulti e minacce: "Stai fermo altrimenti ti spacco la faccia, ti prendo a calci nel sedere, meno male che finisce la scuola così quando non ti vedrò più, stapperò lo champagne” o “ma guarda se devo occuparmi di un bambino che ha la faccia colore della merda”.

Parole che, fanno sapere i carabinieri, "venivano accompagnate da strattonamenti e azioni 'decise' per trascinare i ragazzi fuori dalla classe". Alcuni alunni, nel tempo, hanno reagito con una sofferenza psico-emotiva e il rifiuto di recarsi a scuola. Insulti che non erano risparmiati, anche alla presenza dei bambini, neppure ai genitori che si erano lamentati del metodo educativo. Le indagini, iniziate nell’aprile del 2015, sono partite proprio dalle segnalazioni dei genitori di due alunni, esasperati dall’atteggiamento della maestra.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il dirigente scolastico, messo a conoscenza di quanto accadeva nella classe, di fatto non ha adottato alcun provvedimento e, solo per dare un'illusoria soddisfazione alle famiglie, aveva avviato aleatori provvedimenti disciplinari, senza dare alcuna comunicazione alla magistratura. Visti gli elementi raccolti il gip di Parma ha emesso un’ordinanza di sospensione dal pubblico ufficio per l’insegnante, eseguita nei confronti dell’educatrice a settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico. In seguito è stato notificato anche l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.