AL PRESIDENTE OLIVERIO LE COMUNITA' DELL’ALTO TIRRENO COSENTINO CHIEDONO MAGGIORE RISPETTO
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AL PRESIDENTE OLIVERIO LE COMUNITÀ DELL’ALTO TIRRENO COSENTINO CHIEDONO MAGGIORE RISPETTO

Calabria Regione
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Sono stufi dell’arroganza della politica regionale e chiedono a gran voce tutto il rispetto che è dovuto alle comunità che rappresentano molti sindaci dell’Alto Tirreno cosentino.

AL PRESIDENTE OLIVERIO LE COMUNITA' DELL’ALTO TIRRENO COSENTINO CHIEDONO MAGGIORE RISPETTO
AL PRESIDENTE OLIVERIO LE COMUNITA' DELL’ALTO TIRRENO COSENTINO CHIEDONO MAGGIORE RISPETTO

Lo pretendono per il lavoro che ogni giorno svolgono, per le responsabilità che si assumono e per essere l'unico avamposto dello Stato, che con enormi sacrifici riesce a dare scarne risposte.

Il richiamo viene espresso in un documento firmato dai primi cittadini di sei comuni: Antonio De Caprio per Orsomarso, Ugo Vetere per Santa Maria del Cedro, Enrico Granata per Belvedere Marittimo, Antonio Longo per Grisolia, Barbara Mele per San Nicola Arcella e, per conto di Angelo Aita del Comune di Cetraro, dall’assessore Tommaso Cesareo.

La reazione nasce dal malcontento che segue dopo quanto accaduto nella sede del Consorzio di Bonifica ex Valle Lao alla presenza dei rappresentanti suddetti comuni, che ha registrato anche la partecipazione di altre tre sindaci del comprensorio: Ciriaco Biondi di Buonvicino, Francesco Silvestri di Verbicaro e Gennaro Licursi di Scalea.

Dopo essere stati convocati dal Commissario Straordinario del Consorzio, Domenico Macrì, non certamente all'insaputa dei vertici della Regione Calabria, ente rappresentato dallo stesso, e dopo una proficua riunione di 3 ore tra i sindaci e le sigle sindacali Cisl e Uil, rappresentate rispettivamente da Gerardo Calabria e da Antonio Bloise, ai quali i primi cittadini rivolgono loro un plauso per l'elevato senso di responsabilità dimostrato, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, riporta tutto a zero comunicando la nomina di un nuovo Commissario del Consorzio, in sfregio a ogni forma di rispetto istituzionale e di dialogo tra rappresentanti del territorio, regionale e locale.

Il tutto, peraltro, dopo aver raggiunto un accordo sulle iniziative da attuare e dopo aver preso contezza di una situazione organizzativa ed economica a dir poco scandalosa, oltre che di fallimento dell’Ente, frutto di una gestione irresponsabile, per non dire di peggio, non dovuta certamente all’egregio e responsabile lavoro del Commissario Macrì, cui i sindaci rivolgono il loro ringraziamento e tutta la loro vicinanza per il trattamento ricevuto dall’alto, ma alle precedenti gestioni. Una profonda quanto sgarbata mancanza di rispetto del ruolo di concertazione svolto da un nutrito numero di sindaci, che la Regione Calabria pensa continuamente a mortificare con atteggiamenti di totale disattenzione e sottovalutazione. Inoltre, nel corso dell’incontro, i sindaci hanno rilevato altre storture afferenti alla sfera di azione dell’Ente e scoperto una realtà evidentemente taciuta per troppo tempo, giungendo a una linea condivisa da tutti che, per rispetto del ruolo che svolgono, non porteranno per il momento a conoscenza dei soggetti interessati, ma che riferiranno solo al nuovo Commissario.

Questi avrà la possibilità di spiegare a tutti i sindaci le soluzioni che vorrà proporre circa il mancato pagamento delle mensilità ai dipendenti e al rilancio dell’Ente così inefficiente da un punto di vista strutturale.

Ancor più grave, infine, rispetto all’ultima vicenda accaduta, è il fatto che sia stato del tutto disatteso dai vertici della Cittadella l'impegno che era stato assunto dal Consigliere regionale Giuseppe Aieta in concomitanza di un precedente incontro.

La nota emessa dai nove sindaci dell’Alto Tirreno cosentino non vuole essere una semplice lamentela, in quanto soggetti abituati ad agire piuttosto che a lamentarsi delle mancanze altrui, ma l'ennesima testimonianza di scelte non concertate con un territorio che ormai da anni subisce la mercificazione di realtà importanti come, ad esempio, l'Ente consortile, solo per verificare ipotetici accordi politici da riannodare per futuri impegni elettorali.

Siamo stanchi di tale trattamento, dicono a gran voce i sindaci dell’Alto Tirreno cosentino, perché la gente di questa parte di Calabria pretende tutto il rispetto che merita!!!

FIRMATO: Sindaci di Belvedere Marittimo, Cetraro, Grisolia, Orsomarso, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro