SAN BENEDETTO ULLANO (CS). 4 novembre: inaugurazione lapide commemorativa defunti 1ma guerra mondiale (FOTO)
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SAN BENEDETTO ULLANO (CS). 4 novembre: inaugurazione lapide commemorativa defunti 1ma guerra mondiale

Cosenza e Provincia
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celebrazioni del 4 novembre

SAN BENEDETTO ULLANO (CS). Si sono svolte le celebrazioni del 4 novembre con la cerimonia di inaugurazione della lapide commemorativa per i caduti nella prima guerra mondiale per onorare i caduti per la liberta e per la democrazia e ricordare che la pace è un bene da difendere.

 

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S. BENEDETTO U. (CS). 4 nov: inaugurazione lapide commemorativa defunti 1ma guerra mondiale (foto Franco Sganga tel. 324.7897196)

 

Si è iniziato alle 10,30 con il ritrovo dei partecipanti al Municipio, subito dopo nella piazza antistante c'è stata la cerimonia di inaugurazione della lapide, dove il Sindaco Avv. Rosaria Capparelli ha tenuto un discorso, scoperto la lapide e letto una lettera di un combattente ai parenti, alla presenza dei carabinieri e dei bersaglieri.

Alle 11 la liturgia per i defunti davanti alla lapide celebrata da Don Nicola e Padre Giorgio e a seguire la vistita della mostra fotografica dedicata alla prima guerra mondiale; al termine la proiezione di un breve documentario presso la Sala Consiliare. Alla cerimonia anche i ragazzi delle scuole elementari e medie che hanno sfilato con le bandiere tricolore.


San Benedetto Ullano (Shën Benedhiti in arbëreshë)

Storia

E' un comune italiano di 1.573 abitanti della provincia di Cosenza, in Calabria. Situato ai piedi del colle S. Elia, è tra i paesi arbëreshë più vicino a Cosenza, da cui dista appena 25 km, che conserva ancora oggi la propria cultura, la lingua e il rito bizantino. Frazione di San Benedetto Ullano è Marri (Allimarri), anch'essa comunità arbereshe. La specifica "Ullano" si riferisce ad un antico paese che sorgeva nei pressi, dal latino Aulanium.

Frazioni

Dopo pochi km si può raggiungere Marri (Alimarri in lingua arbëreshë), frazione di San Benedetto Ullano. Venne fondato nella seconda metà del XV secolo da Arbëreshë che oltrepassarono il fiume Argentino (lumi i Allimarrit).

Interessante è la chiesa di San Salvatore in località Piano dei Rossi, realizzata nei caratteri tipici di recupero delle forme stilistiche bizantine.

La Storia

Il paese ha origine molto antiche e le prime notizie storiche certe risalgono agli ultimi decenni del XII secolo, quando fu feudo dei duchi normanni di Montalto, che in quegli anni vi fondarono un monastero benedettino, da cui il piccolo borgo prese il nome. L’antico borgo medioevale ebbe un decisivo impulso demografico ed economico, con conseguente sviluppo urbanistico, nella seconda metà del XV secolo, quando fu ripopolato da profughi albanesi.

Nel 1723 Papa Clemente XII (fam. Corsini) fondò il "Collegio Corsini", vera e propria struttura universitaria per la formazione del clero greco-albanese, in cui, oltre a mantenere e valorizzare il rito bizantino e la propria cultura, si formarono personaggi di spicco della cultura albanese d'Italia. Il paese fu protagonista durante le lotte del risorgimento italiano; molti suoi abitanti presero parte attiva ai moti di Cosenza del 1844 e 1848 pagando con la vita i loro ideali di giustizia e di libertà anche attraverso la partecipazione eroica alla liberazione garibaldina dell'Italia Meridionale.

Monumenti

Dopo aver dato un rapido sguardo al paesaggio, al centro storico con i maestosi portali settecenteschi con stemmi e numerosi archi e archetti che caratterizzano le gjitonie è consigliabile visitare la cappella della nobile famiglia dei Rodotà dei Coronei, dedicata alla Madonna del Buon Consiglio dei primi decenni del 1700, dove la balaustra dell'altare, chiaramente latina, contrasta con l'altare quadrato sormontato da quattro colonne tipicamente di stile bizantino; uno sguardo all'urna cineraria di epoca imperiale romana e ad alcune epigrafi.

Feste e Tradizioni

È tradizione, prima dell'alba della Domenica delle Palme (E Diellja e Shuplakat), andare in giro per le vie del paese a commemorare la resurrezione di Lazzaro, cantando le "Kalimere" (canti augurali). Sono particolari le cerimonie liturgiche di rito greco-bizantino, ricche di simboli, di significati, di tradizioni e di suggestivo effetto scenografico. Degli antichi e complessi riti che si svolgono nel corso della Settimana Santa (Java e Madhe), oggi, permane la processione degli "Açiomeri" del Giovedì e Venerdì santo, che costituisce uno dei momenti più attesi e significativi della devozione religiosa popolare. La festa della Madonna del Buon Consiglio si festeggia la prima domenica di maggio ed il culto si collega all'esodo degli albanesi in Calabria. La vigilia di Natale, la piazza principale diventa il focolare di tutti con l'accensione di un gran falò. Sono da ammirare i costumi tradizionali albanesi che nelle occasioni di festa vengono indossati dagli abitanti di San Benedetto Ullano. (fonte: sito ufficiale del Comune)