"Ha smesso di esercitare il ruolo per la quale è stata eletta dalla cittadinanza"
Amantea. Prosegue l'azione di controllo e denuncia sulla gestione della cosa pubblica da parte dell'esponente della "Calabria che vuoi" Robert Aloisio.
"Da diverso tempo, ormai - scrive Aloisio - sto intervenendo a mezzo stampa per denunciare tutto ciò che - a mio avviso - non sta andando bene sul territorio, sia dal punto di vista politico, sia amministrativo.
Di problematiche, insieme ne abbiamo affrontate tante, ma c'è ancora una cosa che, da cittadino ed elettore, sento di dover dire. Abbiamo discusso della questione dei lavori annullati sul lungomare, del Porto mai partito a pieno regime e che potrebbe essere il vero volano di traino per l'economia locale, del potenziamento del Poliambulatorio, della chiusura del laboratorio di analisi, dei debiti contratti dall'amministrazione comunale che rischiano di mettere in ginocchio la città, della valanga di tributi che stanno arrivando nelle case degli amanteani, del mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori comunali e delle coop sociali, dell'uso sconsiderato degli autovelox e dei Photored, del mondo del precariato nella scuola e nella sanità, il "bluff" chiamato Partito Democratico.
Abbiamo parlato di tutto questo e di molto altro ancora e ciò che mi sta lasciando davvero stupito, se non addirittura inorridito, è che su tutte queste problematiche non ho mai avuto il piacere di vedere un intervento della minoranza consiliare (fatta eccezione per il capogruppo di "Insieme per la città" Sante Mazzei)".
Si tratta di persone che sono state mandate in Comune a rappresentarci, ma che - almeno da ciò che non vedo sulla stampa e non sento per le strade - stanno dimostrando di non fregarsene assolutamente nulla.
Prima che venisse siglato l'accordo tra il Pd locale e parte della maggioranza, le note di fuoco sulla stampa e gli interventi al vetriolo in Assise non si contavano più. Poi tutto è finito. Vale la pena chiedersi, a questo punto, come mai? Non credo che la risposta sia da ricercare nell'ottimo operato della maggioranza in carica perché così non è, fatto sta che per l'opposizione va tutto bene. La loro, pare sia una presa di posizione molto chiara che non ammette intromissioni, e ciò può anche starci.
Ma, considerando che nessuno avverte più il peso dei propri obblighi, è bene però che tutti si assumano le responsabilità del ruolo non esercitato davanti al cittadino-elettore. Di giochetti politici siamo tutti stanchi, così come di compromessi e accordi siglati per il bene personale e mai per quello comune. Prima o poi (speriamo più prima) - ha evidenziato il componente di "La Calabria che vuoi" - dovremmo tornare alle urne a votare, che non vengano poi questi signori a denunciare i danni provocati dall' Amministrazione in carica per farsi belli agli occhi della gente e sperare di ottenere voti.
Chi non denuncia, non si informa, non esercita il proprio ruolo di controllore all'interno del Municipio è colpevole quanto chi crea il danno. Troppo bello, una volta che l'idillio politico con gli amministratori finisce ricordarsi di essere dei consiglieri comunali. Mi auguro di sbagliare, che in fondo la minoranza sta lavorando in silenzio e che da qui a qualche giorno si presentino tutti in piazza per illustrarci la situazione finanziaria del Comune.
Parlando in piazza, nei bar e presso la mia attività commerciale con i clienti, tutti sono molto preoccupati per il futuro dell'Ente e, quindi, di tutta la città. Che il ruolo di consigliere non si eserciti sulla stampa è vero, ma a volte non sarebbe male tenere aggiornata l'opinione pubblica su ciò che accade sul territorio e sulle azioni avviate per tentare di spronare l'amministrazione in carica a svolgere il proprio mandato con maggiore scrupolosità.
È sempre stato così, e il dibattito è sempre stato un chiaro segno di democrazia. Che adesso qualcuno vuole cambiare le regole tagliando fuori dal mondo il cittadino-elettore, a mio modesto parere, non va bene anche perché poi, questa stessa linea dovrebbe essere tenuta anche in campagna elettorale. Non si può dire oggi per convenienza, che non si vuole intervenire sul web, sulla stampa o sui social, e farlo poi solo quando si è candidati. (La Provincia di Cosenza)