Amantea (CS) – La Fidapa e la Consulta per le pari opportunità ricordano il bombardamento del 1943
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Amantea (CS) – La Fidapa e la Consulta per le pari opportunità ricordano il bombardamento del 1943

Cosenza e Provincia
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Proseguendo nel solco di una tradizione che ha consentito di mantenerne vivo il ricordo, la Fidapa di Amantea, diretta da Anna Magnone, e la Consulta comunale per le pari opportunità, presieduta da Giusi Osso, celebreranno, sabato 21 febbraio a partire dalle ore 10.30, l’anniversario del bombardamento alleato sul centro storico di Amantea, in quella zona situata nelle immediate vicinanze della chiesa dedicata a San Biagio che la tradizione popolare ha indicato con l’appellativo di “case sciullate”.

«Il programma dell’evento – evidenzia la Magnone – è incentrato su due diversi momenti. Dalla casa comunale muoverà un corteo che giungerà davanti la zona dove sono cadute le bombe. Qui avranno luogo gli interventi del sindaco Monica Sabatino, di padre Francesco Celestino, custode del convento di San Bernardino da Siena, e della segretaria del distretto Sud – Ovest della stessa Fidapa Giuseppina Porchia. Subito dopo, nella sala consiliare, avrà luogo la proiezione di alcune testimonianze che ricordano quei tragici momenti».

In quella triste giornata furono venticinque le persone che perirono sotto i colpi alleati: Domenico Michienzi (mesi 4), Anna Maria Aloe (mesi 6), Francesca Ruggiero (mesi 11), Rocco Mollano (1 anno), Maria Francesca Gabriele (2 anni), Antonio Aloe (2 anni), Francesco Pellegrino (3 anni), Raffaella Aloe (4 anni), Rocco Cima (6 anni), Egle Del Giudice (6 anni), Rosa Ruggiero (8 anni), Francesco Amico (11 anni), Giuseppe Mazzotta (12 anni), Fernanda Del Giudice (15 anni), Giuseppe Furelli (15 anni), Ida Pucci (21 anni), Giuseppe Bazzarelli (25 anni), Nicolina Pulice (27 anni), Ebe Del Giudice (28 anni), Rosina Veltri (28 anni), Maria Aloisio (31 anni), Damiano Bonavita (34 anni), Maria Politano (44 anni), Maria Saveria Perrone (49 anni), Tommaso Del Giudice (81 anni).

«Siamo figli della storia – spiega il presidente della Consulta per le pari opportunità Giusi Osso – e non dobbiamo dimenticare una delle pagine più tristi del nostro passato. L’orrore che hanno provato i nostri nonni probabilmente ci ha aiutato a comprendere il valore della pace, della fratellanza e della condivisione. Vogliamo trasmettere questi sentimenti alle nuove generazioni, nella speranza che non debbano mai avvertire nei loro cuori la tristezza di quella giornata».