Nasce a Torino, da una famiglia ebraica, Primo Levi, scrittore tra i più importanti della letteratura italiana, testimone del dramma della persecuzione razziale, di cui e’ stato vittima, e che ha raccontato nelle pagine più intense della sua produzione.
Con l’introduzione delle leggi razziali, ha difficoltà a terminare gli studi, riuscendo comunque a laurearsi.Nel 1943 entra in contatto con un gruppo di partigiani operante in Val d'Aosta, ma nel dicembre dello stesso anno, viene arrestato dalla milizia fascista e deportato, con altri 650 ebrei, nel campo di concentramento di Auschwitz. Il suo romanzo Se questo è un uomo, racconta le drammatiche esperienze nel lager nazista. Primo Levi è tra i pochissimi a far ritorno dai campi di concentramento e, quale testimone di tante assurdita', sente il dovere di raccontare.
Dopo Se questo è un uomo, è diventato un classico della letteratura mondiale, pubblica La tregua, che vince la prima edizione del Premio Campiello. Nel 1986 pubblica I sommersi e i salvati. Primo Levi muore suicida l’11 aprile del 1987.