E’ scattata questa mattina l’operazione ‘Purgatorio’ che ha portato i carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Cosenza e del Ros di Catanzaro a eseguire l’arresto di diversi soggetti accusati di traffico illecito di reperti archeologici trafugati dalle più importanti aree archeologiche della Calabria.
Reperti archeologici risalenti all’epoca greca trafugati negli anni, che dopo essere spariti, sarebbero stati piazzati sul mercato illegale, in particolare quello estero.L’organizzazione secondo gli inquirenti è riconducibile alla cosca di ‘ndrangheta capeggiata dal presunto del boss Pantaleone Mancuso, 68enne di Limbadi, detto “Vetrinetta”. Eseguite inoltre perquisizioni nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Napoli, Avellino, Roma e Asti.