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La Verginita' e il Principio di giustizia

Amore e Psiche
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L'autunno ci porta a pensare a cio' che abbiamo perso eppure permane.

L'Icona della Vergine orante (del segno)
L'Icona della Vergine orante (del segno)

E' come se uno dei raggi del sole ci trafiggesse il cuore lasciando affiorare cio' che abbiamo dentro addormentato. Si rinviene alla luce costantemente e riscopriamo la verginita' del nostro essere madri. Il prezioso sconosciuto che dorme dentro di noi e' parte della nostra natura e sta a noi riappropriarcene. E' simile a un ramo che spunta dal tronco e sorprende. L'autunno e' la stagione della terra che accoglie e copre. Come una madre e' culla ma anche confortevole coperta che nutre col suo calore. E' respiro e morte nella ruota del tempo che risponde a un'etica tutta sua e riesce ad insegnare in quanto esemplare nel suo valore.

Cio' che e' male si scopre bene e viceversa a risvegliare in noi la considerazione che i concetti basilari sono sostanze pue che noi caliamo nella nostra quotidianita'. Verginita' e' anche questo: fare proprio e rilasciare cio' che esiste a prescindere da noi e ci viene singolarmente donato. Settembre, la porta dell'autunno, e' pertanto il mese della nativita' della Vergine Maria e si conclude col culto di San Michele Arcangelo. In Natura, il bene e il male trovano giustifiazione in un corpus armonico in cui si annullano a vicenda. La Vergine e' pura perche' il bene e il male sono a priori di ogni giutificazione etica. Ma nel momento in cui si calano nella psiche umana, prendono attributi qualitativamente opposti che generano il conflitto. Il concetto di giustizia super partes attinge la sua luce etica da una speculazione che analizza e riflette sui particolari che compongono in toto la Natura.

Il Figlio e' cresciuto e affrancandosi dal dominio della Madre che incarna il Principio della Verginita' si erge a giudice indiscusso. La figura ancestrale che si intravvede dietro la rappresentazione dell'Arcangelo con la spada parla di questa evoluzione che al tempo stesso enuclea una profonda riflessione e fa coniugare le due sfere. L'Arcangelo come i suoi due predecessori Metatron e Mitra il cui nome contiene la radice indoiranica dal significato di.alleanza.Cio' che e' male per gli Inferi e' bene per l'uomo e viceversa. Condanna e salvezza si fronteggiano al di fuori della primitiva collocazione di spazio e tempo. Al di fuori di queste coordinate dimora la dimensione visionaria di chi trasla i conflitti del dualismo trasferendoli al tempo del giudizio. L'Apocalisse e tutti i testi profetici di matrice biblica escono dal tempo e dallo spazio contingenti per dare forma a un modello di perfezione operato dalla giustizia divina sul quale si fondano le Chiese Avventiste.



Ippolita Sicoli

Dott.ssa Ippolita Sicoli

(Specializzata in Antropologia, Eziologia, Mitologia e Discipline Esoteriche)

LA FINESTRA SULLO SPIRITO

https://www.facebook.com/ippolita.sicoli

 

Libri scritti da Ippolita Sicoli:
Il canto di Yvion Storie di pecore e maghi Nel ventre della luce Il solco nella pietra










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