il Centro Tirreno
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 629 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Flash mob degli studenti contro i test Invalsi: 'Non siamo solo crocette'

Italia
Typography

"Oggi verranno somministrate, come ogni anno, le prove Invalsi alle classi delle scuole superiori, dei test a crocette finalizzate a vedere i risultati di apprendimento in diverse materie degli studenti italiani.

Come ogni anno saremo davanti alle nostre scuole per dire ancora una volta che gli studenti e i loro traguardi non possono essere misurati con delle crocette". E' quanto dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi. "Questa notte abbiamo fatto un flash mob al Miur - dice Irone - per portare all'attenzione pubblica la questione dei test Invalsi: ancora una volta ribadiamo che non è attraverso una prova a crocette che si testa l'efficacia educativa della scuola pubblica sui ragazzi, il ruolo della scuola va molto oltre alla mera acquisizione di nozioni. Inoltre ogni anno vediamo come a causa di queste prove in molte scuole si blocchi completamente la didattica per fare una preparazione finalizzata esclusivamente alle Invalsi, falsando già di per sé i risultati."

"Noi crediamo - aggiunge il portavoce - che la valutazione del sistema scolastico nella sua interezza sia una parte fondamentale per la scuola e per il suo miglioramento, ma gli strumenti oggi utilizzati per fare ciò sono assolutamente sbagliati. Il metodo del test a crocette non è assolutamente adeguato a dare uno spaccato completo riguardo le capacità degli studenti e nemmeno il questionario sulla condizione sociale di partenza è adeguato. Il processo di valutazione della scuola deve essere un processo che integri come parte attiva gli studenti e chiunque viva l'ambiente scolastico quotidianamente. Noi non siamo numeri e non possono valutarci con delle crocette, una scuola buona per davvero si fa anche con la valutazione degli studenti".

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-pct-cca-001