L'Italia è ufficialmente fuori dalla recessione.
Nel primo trimestre del 2015, certifica l'Istat, il pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è risultato invariato rispetto al primo trimestre del 2014. La variazione acquisita del pil per il 2015 è pari a 0,2%. Intanto, finisce anche la deflazione: ad aprile i prezzi al consumo crescono dello 0,2% sul mese mentre restano in calo dello 0,1% sull'anno. Il primo trimestre del 2015, riferisce l'Istat, ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.
La crescita congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell’apporto negativo della domanda estera netta. Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,0% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito.