La cantante tra i protagonisti di Nessuno ci può giudicare
TORINO, 21 NOV - "Togliatti era un mio ammiratore. Una simpatia, la sua, che mi creò problemi per un viaggio negli Usa. Mi chiamarono all'ambasciata per il visto e mi chiesero se per caso fossi comunista. Dovettero intervenire i miei genitori, che votavano Dc, per chiarire tutto". Così Rita Pavone, tra i protagonisti di Nessuno ci può giudicare di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, passato al Torino Film Festival e poi in sala distribuito dal Luce, parla di questo documentario dedicato ai musicarelli. Ovvero film, realizzati spesso in sole due settimane, che nascevano intorno a una canzone di successo e avevano come protagonisti artisti pop del momento come la Caselli, Celentano, Mina, Dallara e Morandi. Un fenomeno, quello dei musicarelli dai titoli come Una lacrima sul viso o Non son degno di te, durato dal '58 al '67 e di grande successo: alcuni film incassarono ben 2 miliardi di lire e aiutarono a salvare produttori del calibro di Goffredo Lombardo della Titanus che si era rovinato con Il gattopardo.