La 68esima edizione del Festival di Cannes è iniziata, mercoledì 13 maggio, e terminerà il 24 maggio.
Lo scorso anno la Palma d’oro – il premio per il miglior film in concorso – è stata assegnata a Winter Sleep, del regista turco Nuri Bilge Ceylan. Quest’anno ad assegnare la Palma d’oro e gli altri principali premi del festival è una giuria presieduta dai registi, produttori e sceneggiatori Joel e Ethan Coen. I film in concorso sono 19, di cui cinque francesi e tre diretti dai registi italiani Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone.
Fuori concorso ci sono molti film, presentati in diverse categorie: i più importanti sono Irrational Man di Woody Allen, Mad Max: Fury Road di George Miller e il film d’animazione Il Piccolo Principe, diretto da Mark Osborne. Tra gli attori e le attrici più famose che sono o saranno a Cannes durante il festival ci sono Charlize Theron, Natalie Portman, Naomi Watts, Julianne Moore, Tom Hardy e Matthew McConaughey. Il festival di Cannes – la cui locandina ufficiale celebra quest’anno l’attrice Ingrid Bergman – sarà inaugurato dal film fuori concorso La Tete Haute della regista francese Emmannuelle Bercot, che questa mattina è stato presentato in conferenza stampa.
La giuria del festival di Cannes
Per la prima volta nella storia del festival la giuria è presieduta da due persone: i fratelli Cohen. La giuria è composta da quattro donne e tre uomini. Le donne sono l’attrice spagnola Rossy de Palma, l’attrice e regista francese Sophie Marceau, l’attrice britannica Sienna Miller, e la cantante e compositrice del Mali Rokia Traoré. I tre uomini sono il regista messicano Gulliermo del Toro, il canadese Xavier Dolan – che è regista, sceneggiatore, produttore e attore – e l’attore statunitense Jake Gyllenhaal. Quella di quest’anno è una giuria particolarmente varia, con membri di sette nazionalità e dai “gusti” cinematografici tra loro molto diversi: da Gulliermo del Toro – regista per esempio del colossal Pacific Rim – fino a Rokia Traoré una cantante i cui testi – molti dei quali scritti in lingua malese – sono spesso incentrati sulla condizione delle donne nell’Africa di oggi.