Ogni giorno nel mio studio incontro pazienti che mi raccontano di come il loro mal di stomaco sia diventato quotidiano, accompagnato da bruciore, nausea, vomito; la caratteristica che li contraddistingue è lo stress, l’incapacità di esternare i loro sentimenti, il trattenere l’ansia e la rabbia. In questi casi si parla di gastrite da stress.
Ma che cos’è la gastrite?
Si tratta di un’infiammazione acuta o cronica della parete dello stomaco, che si manifesta con bruciore di stomaco intenso, si sentono risalire i succhi gastrici, seguiti da eruttazione, gonfiore addominale, nausea e vomito, talvolta anche accompagnati da perdita di appetito e dimagrimento, poichè il pasto diventa motivo di bruciore e quindi di sofferenza. L’infiammazione è causata dall’indebolimento della mucosa dello stomaco, che non è più in grado di proteggere l’organo dai succhi gastrici acidi e lo irrita.
Oltre allo stress, i fattori che scatenano questa malattia possono essere di diverso tipo: innanzitutto l’alimentazione scorretta, l’alcool, lo stress fisico e mentale, il fumo, l’infezione da Helicobacter pylori, un batterio che si trasmette attraverso la saliva, e l’abuso di farmaci, soprattutto di antinfiammatori.
Cosa bisogna fare per alleviare i sintomi o farli scomparire?
È buona prassi iniziare a praticare uno sport, in modo da scaricare il nervosismo e lo stress, che abbassa le difese immunitarie ed aumenta anche la produzione di acidi gastrici rallentando la digestione; inoltre, per favorire un buon equilibrio fisico e mentale è necessario dormire le ore opportune durante la notte.
Per quanto riguarda l’alimentazione scorretta, prima di parlare dei cibi concessi o meno, bisogna sottolineare l’importanza della masticazione lenta che aiuta la digestione ed evita le abbuffate, e della ripartizione corretta dei pasti nell’arco della giornata, evitando pasti abbondanti soprattutto la sera.
Quali sono i cibi sconsigliati?
I pasti abbondanti e ricchi di grassi, quali carni e pesci grassi o conservati e affumicati; formaggi grassi e fermentati come il gorgonzola ed il pecorino; bevande alcoliche, the, caffè e bibite gassate, che danneggiano la mucosa gastrica; alimenti freddi soprattutto a stomaco vuoto; alimenti poco cotti; frutta acidula come gli agrumi, il ribes, il melograno, l’ananas; frutta secca; vino bianco e aceto; tra i vegetali i peperoni e i pomodori; le spezie come il peperoncino, il pepe, l’aglio; salse con panna, sughi cotti con abbondanti quantità di olio, margarina, burro, strutto, dolci con creme; insaccati, tonno in scatola, prodotti in salamoia o affumicati.
Mentre i prodotti che si possono mangiare con moderazione sono il latte e lo yogurt parzialmente scremato, che hanno meno grassi rispetto a quello intero e svolgono un ruolo tampone transitorio seguito da una potente e prolungata stimolazione delle secrezioni gastriche 2-3 ore dopo la loro ingestione.
Sono consigliate, invece, le carni bianche, il pesce magro, i formaggi non fermentati, cucinati utilizzando un metodo di cottura leggero (a vapore, bolliti, grigliati, al forno, al cartoccio); bisognerebbe poi evitare l’abbinamento di fonti proteiche diverse, come carne/formaggi o uova/legumi; tra le verdure (preferibilmente cotte) si consigliano i carciofi, il cavolo, le ortiche e le patate, finocchi e carote; frutta matura e di stagione; pane ben cotto senza mollica, fette biscottate, crackers; olio extravergine di oliva a crudo; fra i formaggi il primo sale, i fiocchi di latte, la mozzarella di vacca ed il grana; sono consigliate dopo la cena le tisane e gli infusi a base di finocchio, camomilla, malva, liquirizia.
I consigli dietetici hanno come obiettivo quello di diminuire la secrezione acida dello stomaco; inoltre, nelle fasi acute di gastrite è raccomandabile frazione l’alimentazione in pasti piccoli e frequenti (colazione, pranzo, cena e due spuntini).
Dott. Francesco Garritano (biologo nutrizionista) Direttore Scientifico rubrica NUTRIZIONE info tel. 347-2481194 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |