La carne rossa è un alimento tanto diffuso nella nostra alimentazione, ma troppo spesso la si incolpa di essere causa dei problemi di salute umana
La carne rossa è un alimento proteico, pertanto importante nell’alimentazione onnivora, anche se deve essere usata con una cadenza settimanale o mensile. Le proteine in presenza di tumore ne stimolano la crescita e la proliferazione in quanto inducono la crescita cellulare, motivo per cui si sconsiglia fortemente il consumo di carne durante una patologia tumorale.
I danni che la carne rossa può direttamente provocare sono legati, invece, ai metodi di cottura: il nero che si produce sulla carne dovuta a metodi cottura forti rappresenta sostanze altamente cancerogene e pericolose per la salute. Altro danno alla salute è dato dalla carne rossa estrogenata, aggiunta di ormoni o estrogeni spesso cancerogeni, che la rendono più gonfia e pesante. Distinguere una carne estrogenata è facile: in padella questa carne si riduce notevolmente di volume, perdendo tutta l’acqua che aveva trattenuto a causa degli estrogeni. La carne rossa poi conta su un modesto quantitativo di grassi saturi che si sa, aumentano i livelli di colesterolo LDL con aumento del rischio cardiovascolare.
Scegliere i tagli magri della carne rossa e consumarla una tantum se di buona qualità e non estrogenata non significa fare nessun torto alla nostra salute.
Dott. Francesco Garritano (biologo nutrizionista) Direttore Scientifico rubrica NUTRIZIONE info tel. 347-2481194 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |