La spirale e l'eterno riflettersi
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La spirale e l'eterno riflettersi

Amore e Psiche
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Esistono le fessure, crepe nell'infinito attraverso le quali indugia lo sguardo.

Vignola, Palazzo Barozzi, scala a chiocciola, progetto Jacopo Barozzi
Vignola, Palazzo Barozzi, scala a chiocciola, progetto Jacopo Barozzi

Sono valvole aperte di un codice di apprendimento che esprime il linguaggio del Creato. Sono lucciole che ci orientano nella densità della notte. Sono parole che schiudono le labbra del Creatore in costante ricerca di un dialogo con l'uomo, minimale che riconduca all'essenza. Il continuo spiegarsi e flettersi dell'Infinito è un faro di orientamento nelle perseveranti e distratte percezioni che fermano l'uomo, lo colpiscono nel suo viaggio, distogliendolo dalla Verità.

Siamo in transito per ragggiungere l'Eterno e colmarci di Esso. Per questo ciò che è piccolo traduce e riflette attraverso la forma la Sostanza e lo fa utilizzando il verso di percezione presente nello sguardo che scorre da sinistra verso destra e viceversa, da sopra a sotto e viceversa. In cio' si esprime il flusso dell'energia emanata che si espande nell'infinito e la spirale, come simbolo, ci parla innegabilmente dello srotolarsi della fonte suprema di vita che è anche l'alito di Dio, la luce dell'Assoluto, il Suo respiro invisibile che permea di sostanza tutto.

Il simbolo della Spirale è pertanto l'effigie della via celeste, il frontone sull'arco della grande porta che c'immette nel cammino verso il senso magico della vita e avvicina l'immagine dell'oeano trapunto di astri.

E' nelle cose piccole che risalta bruciante l'Immenso, e quanto più piccolo è l'oggetto col simbolo proposto, tanto più grande è la sua luce. Prendiamo ad esempio le chiocciole che popolano gli spazi umidi della natura al termine di un acquazzone. La mia tristezza per le lumache è che non vivono a lungo, sono il fiore della terra nella resistenza incerta delle stagioni intermedie. Eppure, regalano emozioni per il loro essere simbolo a metà tra il Divino che si srotola dal suo centro ed è corazza in trasformazione, il punto fermo del Creato, e la fragilità insita nei viventi. La lumaca è immagine di poesia che scuce sentimenti sulla via tra la tenerezza e la fragilità. Pensiero di dolcezza per il suo scivolare lento tra le cose. Lascia una scia d'argento al suo procedere minuzioso che non scompagina nulla e scardina dal cuore emozione. Impariamo dalle lumache a condurci verso il presente che si nutre di radici lontane che sono anche riparo, rifugio e casa.

Ippolita Sicoli

Dott.ssa Ippolita Sicoli

(Specializzata in Antropologia, Eziologia, Mitologia e Discipline Esoteriche)

LA FINESTRA SULLO SPIRITO

https://www.facebook.com/ippolita.sicoli

 

Libri scritti da Ippolita Sicoli:
Il canto di Yvion Storie di pecore e maghi Nel ventre della luce Il solco nella pietra