Sventata la 'compravendita' di un bimbo romeno nel messinese
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Abbiamo 892 visitatori e nessun utente online

Annunci - il Centro Tirreno
home-1-ads-pct

Sventata la 'compravendita' di un bimbo romeno nel messinese

Italia
Typography

Trentamila euro per 'acquistare' un bimbo romeno.

Il tentativo di una 'compravendita' di un bambino è stato scoperto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina che all'alba di oggi hanno notificato sei fermi della Dda ad altrettanti cittadini italiani e a due cittadini romeni, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù.

Gli investigatori hanno sventato il tentativo, da parte di alcuni pregiudicati del messinese, di 'vendere' un bambino di 8 anni, dopo averlo 'acquistato' in Romania, a una coppia che avrebbe versato la somma di 30.000 euro, invece di aspettare le procedure regolari per l'adozione. La complessa e delicata indagine si è dipanata tra la Sicilia, la Toscana, dove uno dei fermati poteva vantare solidi appoggi, e la Romania. Gli 8 fermati si trovano ora tutti in carcere, in attesa di essere interrogati dal magistrato.