Ristretto, al vetro o marocchino: il caffè non fa male ma meglio fermarsi a 4
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Ristretto, al vetro o marocchino: il caffè non fa male ma meglio fermarsi a 4

Salute e Benessere-2
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Un consumo giornaliero fino a 400 mg di caffeina non è dannoso per la salute in popolazioni sane.

In pratica, non più di 4 tazzine di espresso al giorno. A consigliarlo è l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che ha pubblicato un parere scientifico sulla sicurezza della caffeina. La Commissione europea aveva chiesto all'Efsa di eseguire questa valutazione dopo che alcuni Stati membri avevano espresso preoccupazione sugli effetti nocivi sulla salute associati al consumo di caffeina, in particolare malattie cardiovascolari, disturbi del sistema nervoso centrale (ad esempio sonno interrotto e ansia) e possibili rischi per la salute fetale durante la gravidanza.

Il Consorzio promozione caffè accoglie con favore il parere di Efsa, "che ritiene un'assunzione moderata, pari a 400 mg di caffeina al giorno (circa 4-5 tazzine di caffè), come sicura nella popolazione adulta, parte di una dieta sana ed equilibrata e di uno stile di vita attivo". "Il parere di Efsa - commenta il presidente del Consorzio, Patrick Hoffer - conferma la posizione da noi sempre sostenuta: un'assunzione moderata di caffeina non ha alcuna controindicazione per la maggioranza degli adulti in salute. E' importante chiarire bene come tale parere non metta in discussione la sicurezza del caffè".

"Inoltre - aggiunge - numerosi studi indicano gli effetti positivi di un moderato consumo di caffè: effetti positivi sulla memoria e sulla concentrazione, una forte azione preventiva e protettiva nei confronti del diabete di tipo 2 e della malattia di Parkinson, una riduzione dei rischi di morte cardiovascolare". A proposito dei rischi cardiovascolari, Andrea Poli, Presidente di Nutrition Foundation of Italy, ricorda che "una recente metanalisi, che ha combinato tutti gli studi sull'argomento pubblicati in letteratura tra il 1966 e il 2013, mette in luce una correlazione significativa tra il consumo di caffè e la riduzione di mortalità legata a qualunque causa, in particolare al sistema cardiovascolare.

I consumatori di caffè, in questa metanalisi che ha valutato con attenzione le relazioni dose-risposta, hanno presentato un rischio di morte per cause cardiovascolari ridotto del 10-20% per tutti i livelli di consumo rilevati (fino ad 8 tazze/al giorno)". Dall'Efsa emergono particolari raccomandazioni per bambini (3-10 anni), adolescenti (10-18 anni) e donne incinte. Elio Acquas, docente di Farmacologia e Tossicologia all'Università di Cagliari, sottolinea: "Se nella dieta di un adulto il caffè rappresenta la principale fonte di assunzione di caffeina, questo normalmente non si verifica nei bambini e negli adolescenti, nei quali il caffè costituisce una fonte trascurabile e il piacere legato al consumo di caffè matura solamente a un’età successiva.

Inoltre nelle donne in gravidanza, che metabolizzano la caffeina più lentamente, le raccomandazioni di Efsa considerano sicura per il feto un'assunzione di caffeina fino a 200 mg. Infatti, numerosi studi dimostrano che un consumo moderato di caffè non ha effetti negativi né sulla salute del nascituro né su quella della gestante".