SERIE A: Juventus-Inter 2-0, Bonucci e Morata mettono al sicuro il primo posto
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SERIE A: Juventus-Inter 2-0, Bonucci e Morata mettono al sicuro il primo posto

Calcio
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Derby d'Italia ai bianconeri, in vetta alla classifica indipendentemente dall'esito della gara del Napoli (ora a -4) a Firenze. Finisce 2-0, tutto nella ripresa: apre Bonucci, chiude Morata su rigore nel finale

TORINO - Granitica e spietata. La Juventus si aggiudica per 2-0 il derby d'Italia e mette al sicuro il primato, in attesa del posticipo del Napoli a Firenze, facendo sprofondare l'Inter a -5 dal terzo posto. Bonucci, insormontabile in fase difensiva e autore del gol che sblocca il risultato, incarna alla perfezione lo spirito di una squadra mai doma e ancora affamata di successi.

Bonucci esulta (lapresse)
Bonucci esulta (lapresse)

 

L'Inter, invece, si difende come può ma per una compagine che fatica terribilmente a costruire occasioni da rete, conseguenza di una mancanza di fosforo in mezzo al campo ormai assodata, distrazioni come quella che porta al vantaggio bianconero non sono ammissibili. Non solo la qualificazione alla prossima Champions rischia ormai di diventare una chimera, ma adesso i nerazzurri sentono anche il fiato sul collo dei cugini rossoneri.

ASSETTI TATTICI SPECULARI - La novità principale, anche se ampiamente ipotizzata in base a quanto provato da Mancini in settimana, riguarda il modulo dell'Inter. Il tecnico nerazzurro, fedele al trasformismo che lo sta accompagnando in questa stagione e che ultimamente lo ha fatto spesso finire nel mirino della critica, conferma l'idea di un'Inter camaleontica e opta per un assetto tattico (3-5-2) speculare a quello bianconero, con Juan Jesus terzo di difesa. In attacco Palacio vince il ballottaggio con Eder, per una coppia tutta argentina assieme a capitan Icardi. Nella Juve Allegri ritrova Chiellini e Alex Sandro, mentre Hernanes viene chiamato a sostituire l'infortunato Marchisio. In avanti spazio alle prime scelte, con Dybala al fianco di Mandzukic.

HERNANES SCUOTE LA TRAVERSA - L'Inter inizia la gara con personalità, ma alla prima occasione in cui la Juve si affaccia in avanti rischia di capitolare per mano dell'ex Hernanes: sul tiro dalla distanza del brasiliano Handanovic vola a deviare con la punta delle dita la palla sulla traversa. Il pericolo subito impaurisce i nerazzurri che sbandano e, in balia dei campioni d'Italia, rischiano in altre due circostanze. Al 7' Mandzukic approfitta del difettoso intervento in scivolata di Murillo e serve bene in mezzo Dybala, il cui tiro è murato da un provvidenziale Miranda. Due minuti più tardi il difensore colombiano si allunga in spaccata sul cross di Lichtsteiner, la palla rimane lì e Mandzukic, da ottima posizione, non trova la porta.

CRESCE L'INTER - L'Inter rischia ma tiene e con il passare dei minuti la squadra di Mancini sale di tono, occupando meglio gli spazi sul terreno di gioco. Palacio svaria su tutto il fronte d'attacco e cuce bene la manovra con il centrocampo, Kondogbia mostra di saper coniugare quantità e qualità e i due esterni non disdegnano di proporsi in avanti con una certa pericolosità. Dopo l'anticipo decisivo di Alex Sandro su D'Ambrosio, pronto a colpire di testa sugli sviluppi di una punizione, è Icardi - forse mandato fuori tempo dal mancato intervento di Bonucci - a divorarsi la palla del vantaggio sull'ottimo invito di Palacio. Sul finire del primo tempo cresce di nuovo la Juve, pericolosa con uno schema ben orchestrato su palla inattiva, ma il risultato resta inchiodato sullo 0-0.

LA ZAMPATA DI BONUCCI - Al rientro dagli spogliatoi la gara si sblocca dopo appena due minuti, quando un errato disimpegno di D'Ambrosio si trasforma in un assist involontario per Bonucci che, inspiegabilmente solo sul secondo palo, trafigge l'incolpevole Handanovic con un destro carico di tutta la sua cattiveria agonistica. Il vantaggio della Juve mette a nudo in modo impietoso l'incapacità di sviluppare gioco da parte dell'Inter, ingolfata anche da un modulo non più adeguato a una squadra che deve rimontare. Mancini, pur in ritardo, cambia assetto ma quando i nerazzurri iniziano a guadagnare metri ed alzare il baricentro arriva il rigore che chiude la partita. Miranda interviene con eccessiva irruenza sul neo entrato Morata e Rocchi è oltremodo severo nell'indicare il dischetto, dal quale lo stesso spagnolo calcia con potenza e precisione.

JUVE, NUMERI DA SBALLO - L'orgoglio interista nel finale serve soltanto ad esaltare i riflessi di un Buffon che stabilisce il suo nuovo primato di imbattibilità (746 minuti). La Juve festeggia il 20esimo risultato utile consecutivo (19 vittorie e un solo pareggio) tra i confini nazionali, tra campionato e coppa Italia. Numeri capaci di far impallidire e mettere in soggezione qualsiasi avversario. L'Inter, viceversa, ha totalizzato soltanto nove punti nelle otto gare disputate nel girone di ritorno contro i 17 dell'andata: una frenata che pesa come una zavorra sulla classifica degli uomini di Mancini. (Repubblica.it)