Berlusconi operato al cuore. Zangrillo: ''Siamo cauti ma fiduciosi''
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Berlusconi operato al cuore. Zangrillo: ''Siamo cauti ma fiduciosi''

Politica
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Notte tranquilla per Silvio Berlusconi all'ospedale San Raffaele dopo l'intervento di quattro ore a cuore aperto subito ieri.

 

Berlusconi operato al cuore. Zangrillo: ''Siamo cauti ma fiduciosi''
Berlusconi operato al cuore. Zangrillo: ''Siamo cauti ma fiduciosi''

 

L'intervento di sostituzione della valvola aortica all'ex premier Silvio Berlusconi terminato poco dopo le 12 di ieri  - hanno spiegato i medici - non ha dato alcun problema e si è concluso per il meglio.

L'intervento è durato circa 4 ore. L'ex premier è stato poi trasferito in terapia intensiva presso l'unità di Terapia Intensiva Cardiochirurgica diretta dal professor Alberto Zangrillo. Lo ha comunicato l'ospedale in una nota. Il medico personale di Berlusconi, il professor Zangrillo, ha confermato che "tutto è andato come previsto". E in seguito ha aggiunto: "Ci vuole cautela, ci vuole attesa, ci vuole pazienza ma siamo fiduciosi". Letta: "Tutto bene" - Le prime rassicurazioni sull'esito positivo dell'intervento sono arrivate da Gianni Letta. Una telefonata ha infatti costretto l’ex sottosegretario ad interrompere il suo intervento durante la presentazione del premio 'Biagio Agnes' a Viale Mazzini. Dopo pochi secondi ha spiegato: "Scusate, ma ero in ansia. Tutto bene, ora sono piu' tranquillo". Il fratello Paolo: "L'ho visto, siamo ancora più sereni"

Alle 16 è prevista una conferenza stampa. I cardiochirurghi hanno sostituito la valvola aortica malfunzionante. E per farlo, come richiede questo tipo di operazione, per circa un'ora hanno anche fermato il cuore di Berlusconi e utilizzato una apparecchiatura particolare per garantire la circolazione extracorporea del sangue. Dopo di che il trasferimento dell'ex presidente del Consiglio nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica guidato da Zangrillo dove rimarrà, in uno dei box, sedato e, verosimilmente, tra tubi e tubicini, per 48 ore.

Poi una settimana di degenza nella suite ospedaliera e, infine, salvo contrordini, la riabilitazione a casa ad Arcore, per un mese. Ieri in terapia intensiva tra i primi a fargli visita il fratello Paolo. "Respirava regolarmente - ha raccontato - eravamo sereni prima, e siamo ancora più sereni adesso. I chirurghi hanno fatto il loro dovere nel modo più professionale possibile, adesso sta a mio fratello completare l'opera". "Il suo cuore è molto forte e, lo ripeto ancora una volta, è molto buono. Sono sicuro che supererà anche questa prova e tornerà fra noi come è sempre stato, anzi con più forza e determinazione di prima", ha aggiunto prima di lasciare l'ospedale dove sono rimasti Francesca Pascale ("ha il diritto a commuoversi", ha commentato), Mariarosaria Rossi, Niccolò Ghedini (alloggia all'hotel Raphael) e dove lo stesso Paolo è ritornato verso sera per stare ancora vicino al fratello.