LIBRI, Oriana Fallaci nella Dolce Vita
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LIBRI, Oriana Fallaci nella Dolce Vita

Arte e Cultura
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LIBRI, L’Italia, via Veneto e lo star system negli occhi dell'autrice

LIBRI, Oriana Fallaci nella Dolce Vita
LIBRI, Oriana Fallaci nella Dolce Vita

ORIANA FALLACI, L'ITALIA DELLA DOLCE VITA (Rizzoli, pp.352, 20 Euro). "In un paese dove gli affari più gravi si concludono spesso mangiando in trattoria e le imprese più complicate sembrano sbocciare da un miracolo di San Gennaro, è ovvio che il tavolino di un caffè alla moda assuma il peso sociale di un ufficio cinematografico". Ci sono i sorrisi accanto agli sguardi taglienti, un certo approccio assolutorio ma anche il coraggio di svelare segreti e debolezze negli scritti memorabili che una giovane Oriana Fallaci dedicò all'Italia agrodolce degli anni '50 e '60 sulle pagine de L'Europeo. Articoli ora raccolti da Rizzoli nel libro L'Italia della Dolce Vita e che diventano, visti con gli occhi di oggi, ancora più godibili per la loro capacità di andare oltre la semplice descrizione di luoghi, personaggi e aneddoti: spietata e leggera al tempo stesso, l'autrice, all'epoca giovanissima e non ancora inviata di guerra, offre una prova letterario-giornalistica di grandissimo acume, che diverte e fa riflettere su come a certe caratteristiche italiche non si scappi neanche nel dorato mondo dello star system. Già nel titolo si capisce che non può che essere la celebre via Veneto il luogo in cui l'Italia del boom dà sfoggio di sé: la strada felliniana della Dolce Vita che presto diventa simbolo del cinema di quegli anni, di attori e starlette, di scrittori, artisti, intellettuali o semplici esponenti del 'bel mondo' di allora, ma anche di quella voglia di rivalsa, forse un po' fatua, rappresentata nel Paese proprio dalla mondanità e dai lustrini. Una bellissima e amara illusione di cui il cinema e lo spettacolo divengono emblemi, e sui quali - come in un dietro le quinte segreto - si posa l'occhio disincantato della scrittrice.

Con la sua penna mette in ridicolo, svela le storture e le ingenuità mostrando affetto misto a cinismo. Da via Veneto come vetrina di Cinecittà a Capri d'estate e al Festival di Venezia nel mese di settembre il passo è breve, tra innumerevoli flash di paparazzi e incontri illustri, come quelli con Fellini, Visconti, Antonioni, Germi, Rossellini: sono questi i luoghi e i personaggi che danno alla giornalista toscana la possibilità di indagare, rimanendo sempre un passo indietro per non farsi irretire ma solo incuriosire da ricchezza, fama, cineprese e scandali amorosi. Un vero regalo dal sapore retrò sono le pagine dedicate ai faccia a faccia con gli artisti: da Rosanna Schiaffino, "imprigionata" da una madre soffocante impegnata nel diventare artefice del successo della figlia, alla gelida e razionale quanto bellissima Claudia Cardinale agli inizi della sua sfolgorante carriera, e poi Alberto Sordi, prudente nella sua gestione degli amori e delle finanze, fino al 'dio' del palcoscenico Vittorio Gassman, bello, colto, sempre perfetto, ma mai capace di lasciarsi andare al divertimento. I dettagli delle descrizioni, anche quelli apparentemente più insignificanti, si uniscono alle riflessioni e ai riferimenti a fatti, film, libri, spettacoli: e tutto prende forma in un fluire di parole che crea per il lettore la ricostruzione viva di un mondo ormai lontano. Tra un articolo e l'altro, arriva infine il racconto più bello, vero e toccante, quello in cui Marcello Mastroianni si mette a nudo, svelando se stesso alla Fallaci. Un vero gioiello da leggere tutto d'un fiato, anche se la giornalista perse un potenziale amico, perché poi l'attore, dopo la pubblicazione, non volle più parlarle. (ANSA).