“L’immagine misteriosa” è un romanzo di Ninetta Pierangeli a sfondo storico, che alterna nella narrazione eventi a noi contemporanei e vicende ambientate durante l’invasione romana da parte del barbaro Alarico nel 410 d. C.
L’immagine misteriosa è l’affresco che ritrae la Santissima Trinità che si trova nel santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, sul monte Autore tra la catena dei Simbruini, in una parte del Lazio tuttora aspra e selvaggia. Nell’autunno del 2013, una giovane archeologa, Elena, si reca al santuario con l’intenzione di voler scoprire da chi e quando è stato dipinto l’affresco. Scopre una nicchia nella roccia che potrebbe rappresentare un indizio e comincia ad indagare. Nel frattempo, il lettore è invitato a ripercorrere eventi successi nell’anno della caduta definitiva dell’Impero romano, il 410 d. C., durante il sacco di Roma perpetrato dai barbari di Alarico. Qui diventiamo spettatori delle vicende del senatore Marco e della sua famiglia, in particolare della figlia Flavia, che, per sfuggire al sacco, si nascondono nella campagna di Subiaco e poi si inoltrano fin sul Monte Autore. Seguendo questa narrazione, si capirà l’origine dell’affresco che Elena, più di millecinquecento anni dopo, riuscirà a chiarire.
La narrazione, fresca e vivace, segue il filo degli avvenimenti, spostandosi dal presente al passato nei diversi capitoli, anche se la parte preponderante riguarda il periodo medievale. Le vicende tumultuose si intrecciano con la personalità dei protagonisti, le loro speranze, i loro sentimenti, la fiducia che ciascuno ripone nei suoi dei, l’ironia con cui affrontano le situazioni. In particolare, il punto di vista di Flavia ci porta a riflettere sulle aspettative dei giovani di ogni tempo, le loro speranze, il loro impegno.
Il Medioevo è descritto come un’epoca di forte incertezza, di sommovimenti continui, e pieno di gente che vive di espedienti. Il dramma di una società che scompare viene vissuto pienamente dal senatore Marco, e la transizione tra vecchie e nuove credenze crea un vissuto con accenni di sincretismo.
La nostra epoca invece, ritrae pienamente la fatica di tanti giovani appassionati e impegnati nel loro lavoro, che hanno difficoltà ad ottenere riconoscimenti e a raggiungere una vita stabile.
In questo lavoro si mescolano diversi elementi: l’archeologia, l’impero romano, la lotta tra dèi antichi e moderni, l’oscurità del Medioevo, ma anche l’incertezza del tempo presente.
In sintesi, Ninetta Pierangeli è riuscita a darci un quadro dell’antichità fresco e vivace, mostrando due epoche di crisi in cui la gioventù fatica a trovare la propria identità, ma, unendo determinazione e leggerezza, riesce infine a raggiungere le proprie mete.
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Ninetta Pierangeli è un’insegnante di Lettere e una scrittrice. Ha pubblicato diverse opere per bambini e ragazzi: Il tempo degli animali felici (Nicola Calabria Editore, 2006), Le avventure di Agostino il millepiedi (Edigiò, 2007), Il bar del porcospino (Edigiò, 2009), I colori del Natale (Nicodemo Edizioni, 2009), Fiabe al personal computer (Edilet, 2011), Le pantere colorate (Edigiò, 2011), Lo zainetto (Bastogi, 2012), Il piccolo Gaio. Storia fantastica di Giulio Cesare (Edigiò, 2013). Recentemente, è uscito anche un romanzo per un pubblico “grande”: Asperger (Lepisma, 2015).