Era il 25 luglio 1917 e al termine di una rapida camera di consiglio Margareita Gertruida Zelle, in arte Mata Hari, venne condannata a morte per spionaggio dalla Corte marziale francese.
La ballerina olandese, ormai celebre in tutta europa - nel 1911 si era esibita alla Scala di Milano nell'Armida di Gluck - era stata arrestata il 13 febbraio di quell'anno dopo mesi di spionaggio, prima per conto dell'esercito tedesco e poi, in un rischioso doppio gioco, anche per quello francese. La sentenza fu eseguita il 15 ottobre del 1917 tramite fucilazione.