Addio a Luca Ronconi, scompare il rivoluzionario del teatro
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Addio a Luca Ronconi, scompare il rivoluzionario del teatro

Arte e Cultura
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E' morto ad 82 anni a Milano Luca Ronconi, regista e attore tra i più importanti del panorama contemporaneo.

Nato a Susa, in Tunisia nel 1933, dopo il diploma, ottenuto nel 1953 presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma, inizia a recitare e a fare il regista. Nel 1963 lavora con la compagnia di Corrado Pani e Gianmaria Volonté, divenendo esponente dell'avanguardia teatrale. La notorietà arriva nel 1969 con l''Orlando furioso' di Ariosto, insieme a Edoardo Sanguineti. Un successo che lo porterà a New York, poi in onda per cinque puntate nel 1975 la domenica in prima serata, sulla tv italiana.

Nel corso degli anni collabora con diverse istituzioni teatrali, tra cui la Biennale di Venezia, di cui è direttore della Sezione Teatro dal 1975 al 1977. In quegli anni fonda e dirige il Laboratorio di progettazione teatrale di Prato, per poi dirigere il Teatro Stabile di Torino (dal 1989 al 1994). Diventa poi direttore artistico del Teatro di Roma (dal 1994 al 1998), dove nel 1996 dirige Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Gadda. Nel 1999 sbarca al Piccolo Teatro di Milano, dove raccoglie il testimone da Strehler.

Tra gli spettacoli e le commedie che hanno fatto la storia di quegli anni: Orestea di Eschilo 1972, Utopia da Aristofane 1976, Baccanti di Euripide 1977, La torre di von Hofmannsthal 1978. Poi Ignorabimus di Holz 1986, Tre sorelle di Cechov 1989. Nel 1994 a Salisburgo porta in scena 'I giganti della montagna' di Pirandello. E l'anno successivo mette in scena uno dei pochi drammi inediti della sua carriera, il Davila Roa di Alessandro Baricco, che riceve un'accoglienza negativa e I fratelli Karamazov di Dostoevskij 1998. Nel 2006 realizza cinque spettacoli collegati tra di loro per i XX Giochi olimpici invernali di Torino. Lirica: Importante il suo impegno come regista lirico, con la direzione di opere di Monteverdi, Bellini, Rossini.