PATOLOGIE: Alla scoperta dei DCA
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PATOLOGIE: Alla scoperta dei DCA

Nutrizione
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DCA è un termine molto diffuso nella nostra società del benessere, perché con esso va ad identificare un gruppo di patologie legate all’alimentazione, ma che non dipendono direttamente dal cibo, ma dal modo con cui ci si rapporta ad esso e si cercano di gestire in realtà altre situazioni.

PATOLOGIE: Alla scoperta dei DCA
PATOLOGIE: Alla scoperta dei DCA

 

Generalmente i disturbi del comportamento alimentare insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e il genere femminile ne è sicuramente il più colpito. Anche in Italia le stime parlano di un problema in crescita, ma perché le attenzioni sono rivolte verso il cibo? In questa relazione “odio-amore” costante perché il cibo sembra uscirne sconfitto? Gli esperti parlano di facile mezzo o strumento per soddisfare il disagio, perché i soggetti affetti da DCA a volte hanno solo nel cibo il mezzo con cui credono di comandare su qualcosa altro, controllare il cibo equivale a controllare le proprie emozioni e di conseguenza credono che cosi risolveranno i loro conflitti.

Inoltre il cibo per gli adolescenti è la merce più facile da reperire e per dimostrare ai propri genitori che rifiutando di mangiare possono ferirli o anche perché il cibo è simbolo di una società accecata dalla perfezione fisica che sfoggia modelli irraggiungibili. Tuttavia, soffrire di tale problematica finisce con lo sconvolgere non solo chi ne è affetto, ma coinvolge anche tutta la sua sfera familiare, a volte incapace di gestire la situazione. Comunque il punto di partenza per effettuare una diagnosi sono: capire che il soggetto ha un problema sociale, familiare o fisico e che lo affronta con evidente ostilità proprio nei confronti del cibo.

Le conseguenze del disturbo e del rapporto distorto con il cibo si manifesta con digiuni o restrizioni alimentari senza motivo, crisi bulimiche (l’ingestione di una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo accompagnata dalla sensazione di perdere il controllo, ovvero non riuscire a controllare cosa e quanto si mangia), vomito autoindotto, assunzione impropria di lassativi e/o diuretici al fine di contrastare l’aumento ponderale, intensa attività fisica finalizzata alla perdita di peso.

Alcune volte i comportamenti prima citati possono accavallarsi in determinati periodi della vita di una persona, per questo non bisogna subito gridare al problema (DCA) ci sono comunque dei criteri che devono essere tenuti in considerazione.

Alcune persone possono ricorrere ad uno o più di questi comportamenti, certo è che tutto ruota intorno al cibo. La paura di ingrassare diventa predominante in ogni cosa che è legato al cibo, questo provoca ansia, frustrazione, ostacoli al vivere quotidiano, facendo fare molte volte retromarcia quando ci sono uscite con amici dove il punto di incontro sono pizzerie, ristoranti o feste legate al cibo. La consapevolezza del problema, anche se non espressa, fa capire al soggetto con il DCA, che con tante persone attorno non potrebbe essere facile nascondere il suo modo di fare.

Un problema comune a chi soffre di Dca è come detto i modelli fisici della società, che pertanto rende difficile accettare la propria immagine. La visione distorta del proprio riflesso, il percepirsi in un corpo e in una forma imperfetta a prescindere se realmente è così, diventano l’ossessione che si risolve solo con il cibo.

I disturbi del comportamento sono una realtà complessa e difficile da affrontare, ed affidarsi ad un solo professionista non sempre basta, gli elementi in un orchestra devono essere vari e tutti devono suonare all’unisono.

I DCA più comuni sono la bulimia, l’anoressia, ma anche l’obesità e altri ancora. Ognuno di questi, ha manifestazioni particolari, chiedere aiuto per chi ne soffre non è facile, il forte senso di vergogna e di colpa possono “impedire” la guarigione. Il fatto di non riconoscere di avere un problema o di usare i sintomi del disturbo alimentare per cercare di risolvere le proprie difficoltà può avere delle importanti conseguenze sulla richiesta di un trattamento. Rivolgersi almeno ad un professionista che di concerto con altri segue il soggetto è già tuttavia un inizio.

Nutrizionista Francesco Garritano - Per info telefonare al 347-2481194 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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