Lotta con i chili di troppo: il segreto per vincere è non avere fretta
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Lotta con i chili di troppo: il segreto per vincere è non avere fretta

Nutrizione
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Nonostante sforzi eroici in palestra e sacrifici notevoli a tavola, tutto ciò che si riesce a smaltire viene spesso recuperato. Ma perché succede? Ed è inevitabile?

 

Lotta con i chili di troppo: il segreto per vincere è non avere fretta (getty images)
Lotta con i chili di troppo: il segreto per vincere è non avere fretta (getty images)

 

Contro i continui fallimenti qual è la strategia vincente contro il grasso in eccesso

La vicenda dei 14 concorrenti che hanno partecipato al reality-show americano The Biggest Loser e che dopo sei anni hanno ripreso la maggior parte dei chili persi con la forsennata dieta del reality, «esprime, seppure in modo estremo, il problema centrale di chiunque intraprenda un programma per dimagrire — spiega Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra responsabile del Centro dei disturbi alimentari dell’Ospedale San Raffaele di Milano —. Le persone che curiamo ci dicono sempre di aver adottato regimi molto restrittivi, che hanno fatto perdere loro molti chili salvo poi aggiungere invariabilmente di averli ripresi “con gli interessi”». Perché le proteine fanno re-ingrassare

È stato calcolato che nel 2002 ben 231 milioni di europei abbiano tentato qualche forma di dieta, ma di questi alla fine solo l’uno per cento ha mantenuto nel tempo il calo ponderale. Il recente studio pubblicato su Obesity ha fatto luce sui meccanismi che il nostro organismo mette in atto per tornare al peso precedente la dieta, tra i quali un continuo abbassamento del metabolismo e un costante aumento del senso di fame. Ma allora che cosa può essere consigliato a chi combatte duramente per riuscire a tornare in forma? «Il modo corretto per dimagrire esiste» sottolinea il professor Erzegovesi: «Per tutti questi anni i concorrenti di “The Biggest Loser” hanno continuato a sentirsi a dieta. Il regime dietetico dei partecipanti allo show consisteva in una versione un po’ meno estrema di una dieta iperproteica: finché si segue un regime alimentare dove la principale fonte di cibo è rappresentata dalle proteine animali si perde peso in fretta e lo si riprende dopo. Sempre».

La perdita di peso deve essere lenta

L’errore fondamentale dei concorrenti (e quindi di chiunque vuole perdere peso) è stato quindi seguire una dieta sbagliata? «Optare per facili scappatoie, come sono spesso i i regimi dietetici — chiarisce Erzegovesi — mira a ottenere un dimagrimento rapido, il che è uno sbaglio in sé, perché l’effetto desiderato viene in realtà percepito dal corpo come un pericolo». «Al di là delle esigenze di tempo di un reality— precisa l’esperto— le linee guida per combattere l’obesità dicono che il calo ponderale non deve superare il 10 per cento nel corso di 6 mesi. Per essere duratura la perdita di peso deve essere lenta perché il corpo in questo modo riesce ad adattarsi meglio al cambiamento e se gli alimenti sono anche quelli “giusti” la risposta “di difesa” risulta molto più sfumata».

Ogni dieta è in qualche modo dannosa

I 108 chili persi in 7 mesi da Danny Cahill, vincitore dell’ottava edizione del reality statunitense della NBC, non sono solamente un risultato quasi sovrumano, ma hanno avuto, soprattutto, un effetto permanente sul suo fisico (e sul suo metabolismo). Ormai ci sono diverse evidenze scientifiche a proposito del fatto che le diete possono diventare “patogene” per il nostro organismo. «La questione non è nemmeno assumere più proteine oppure meno proteine, ma è quasi l’essere a dieta tout-court: un modello rigido quando si ha a che fare con l’alimentazione non funziona — continua Stefano Erzegovesi —. In realtà tutti noi dovremmo iniziare a ragionare non in termini di “dieta dimagrante”, bensì in termini di quale sia il modo corretto per alimentarci».

Qualche consiglio utile per farcela «bene»

Secondo l’esperto una buona scelta è sicuramente il tipo di alimentazione indicato dal piatto del mangiar sano, messo a punto dai ricercatori dell’università di Harvard. «Alla fine della giornata il nostro piatto deve aver compreso cereali integrali, proteine (specie vegetali), una buona quantità di verdura, un buon apporto (ma controllato) di frutta e così dovremmo alimentarci sempre», specifica Erzegovesi. E quando dobbiamo dimagrire? «Dopo aver imparato a mangiare correttamente, allora si può anche fare un discorso sulle calorie — concede il nutrizionista —: se sono sottopeso cerco di recuperare mangiando le stesse cose in maggior quantità, se sono sovrappeso diminuisco le porzioni, ma in questo modo la tranquillità con cui il metabolismo assimila quello che mangio mi dà la garanzia che posso calare di peso senza che il corpo corra ai ripari». E se mi sento affamato? «Si possono scartare gli alimenti ad alto indice glicemico, che garantiscono immediata soddisfazione ma lasciano voglia di essere “rimangiati”, come per esempio, pane bianco, dolci o prodotti raffinati e industriali». 

fonte: Corriere.it - autore: Silvia Turin