Festa dell'Immacolata, quando la Storia incontra il Cielo
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Cultura Calabra
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La vera regalita' risiede nell'umilta'. Nel riconoscere che la propria autorita' viene innanzitutto designata dall'Alto.

cerimonia dell'Immacolata Concezione che si e' tenuta nella chiesa di San Giacomo a Paola
cerimonia dell'Immacolata Concezione che si e' tenuta nella chiesa di San Giacomo a Paola

Nella dimensione temporale poche sono le dinastie che hanno rispecchiato con le loro azioni la volonta' celeste, capaci di conciliare la terra col Cielo.

La festa dell'Immacolata Concezione ha la sua ragguardevole valenza non solo per l'episodio in se', ossia relativo all'annunciazione della prodigiosa maternita' di Maria, ma anche perche' esprime la condizione di piena disponibilita' che la Madonna incarna facendosi tramite della rivelazione di Dio nella Storia. Questo e' un aspetto che sicuramente non sara' sfuggito alla dinastia reale dei Borbone che tanta devozione mostrarono nei confronti della Madre di Cristo, a tal punto da risultare tra i regnanti quale esempio di modestia e profondo dialogo con l'Altissimo. Il Regno delle Due Sicilie nacque il giorno dell'Immacolata sotto la protezione della Madre Celeste e si concluse sempre l'8 dicembre con l'abdicazione di re Francesco II.

La Madonna era per il casato borbonico punto di riferimento per una rigorosa obbedienza ai dettami etici che ogni casa reale dovrebbe mostrare nel pieno rispetto del suo popolo. In tal caso la patria assume, in virtu' di un assetto regolamentato da seri principi che tutelano la persona, una realta' sacra, un valore tangibile quanto l'amore per la propria casa, che va osservato con la partecipazione convinta di ogni singolo animo. La bandiera diviene quindi vessillo di profonda fede e la Madonna il tetto potenziale che annette e protegge i suoi fedeli. Il senso di devozione che i Borbone riservavano alla Madre Santissima li ha portati a omaggiarla deponendo ai suoi piedi la corona reale, in segno di servizio e di promessa verso il loro popolo.

I cittadini del Regno respiravano questo clima di sacralita' a tal punto da fare propri gli ideali promulgati e vissuti dalla casa borbonica. La loro bandiera esprimeva e stigmatizzava i sacrifici del loro sangue. Fu cosi' che quando giunsero gli invasori piemontesi, i Meridionali ingoiarono i brandelli delle loro bandiere per non concederle al vilipendio degli usurpatori.

Oggi abbiamo smarrito il concetto di Patria, cosi' come il concetto di dignita' della persona in rapporto al lavoro che lo Stato dovrebbe essere capace di assicurare. L'invasione piemontese non si e' rivelata solo un genocidio perpetrato a scapito della popolazione meridionale, ma una vera e propria deportazione di menti, ingegno e forza lavoro nei territori grigi e poveri dell'oggi beato Nord.

Virtu', ricchezza economica e scienza volarono lasciando un arido deserto che qui attende di rinverdire con l'operosita' che i Meridionali devono recuperare in se stessi, partendo da quel sentimento di sacra osservanza verso le proprie radici.

Questo e' quanto emerso oggi durante la cerimonia dell'Immacolata Concezione che si e' tenuta nella chiesa di San Giacomo a Paola. Questo e' quanto e' stato riferito dal presidente prof.Angelo Ciampi dell'Associazione Due Sicilie Calabria Citra Cardinale Ruffo e da Padre Casimiro Maio nell'omelia. Il momento solenne della benedizione delle bandiere ha rappresentato il cuore della funzione religiosa. Esso ha accomunato i presenti alle altre citta' del Mezzogiorno (Napoli, Bari e Messina) che hanno celebrato anche oggi la festa dell'Immacolata.

Lo spirito di fede si e' fuso alla storia, incoraggiando il popolo meridionale a rimpossessarsi di quella dignita' che gli e' stata barbaramente estirpata.



Ippolita Sicoli

Dott.ssa Ippolita Sicoli

(Specializzata in Antropologia, Eziologia, Mitologia e Discipline Esoteriche)

LA FINESTRA SULLO SPIRITO

https://www.facebook.com/ippolita.sicoli

 

Libri scritti da Ippolita Sicoli:
Il canto di Yvion Storie di pecore e maghi Nel ventre della luce Il solco nella pietra