AMANTEA (CS): ''Porte aperte sul paesaggio'', Il pennello felice di Salvatore Tonnara
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Cultura Calabra

E’ difficile dare una definizione allo stile del pittore Salvatore Tonnara, il secondo artista in ordine cronologico che dal 2 al 9 agosto partecipa a “Porte aperte sul paesaggio”, iniziativa a sostegno degli artisti amanteani che meglio sanno interpretare attraverso la loro pittura il legame di appartenenza al centro storico di Amantea.

Promotrice dell’evento è la signora Camilla De Martino, scultrice inglese di nascita e oramai amanteana di adozione, che ha spalancato le porte del suo maestoso palazzo sito in via Indipendenza 26, per ospitare a rotazione negli imponenti saloni del primo piano, le quattro personali di pittura. Curatore del raffinato buffet di accoglienza ai visitatori è Rocco Scudiero dell’Amarcord, locale di degustazione di vini e di prodotti tipici di pregiata qualità, meglio conosciuto come la cantina della Calavecchia.

Artista versatile dalla pennellata gioiosa, Tonnara fa della semplicità non l’unico canale di espressione della sua vena creativa. I suoi quadri colpiscono per l’immediatezza dei contenuti trasmessi attraverso il linguaggio della luce che comunica gioia e spensieratezza, riflettendo l’anima del loro artefice, semplice ma per nulla puerile, naive ma mai banale, che catapulta l’osservatore in una dimensione in cui raramente compaiono ombre.

Non emerge tormento o turbamento dalla pittura di Tonnara, bensì godimento dei sensi vissuto attraverso la sensualità promanata soprattutto dai soggetti femminili. Balza all’occhio del fruitore una considerevole ricerca estetica insita nell’accordo tra l’Uomo e il linguaggio che sgorga dall’anima, ma ciò non contrasta, bensì sostanzia il tratto felice e sereno del pennello.

“Il pittore della gioia” come lo stesso Tonnara ama definirsi, va incontro alla religiosità più semplice e vissuta che colma gli angoli antichi del suo paese natale Amantea, in cui lui risiede tuttora. Le scene che enunciano veri e propri momenti di condivisione collettiva, raccontano i passaggi cruciali del percorso dell’anima, un percorso ascendente che conduce a Dio attraverso un linguaggio lineare che non conosce sbavature né cedimenti. Dai quadri di Salvatore emerge che la fede non è solo il contenuto spirituale dell’individuo, ma divenendo attributo della collettività, ne definisce la tradizione e demarca i contorni della sua storia.

La forte impronta cattolica evidenziata dai quadri a soggetto sacro, non precipita mai nel cupo dolore, anche nel racconto della Passione di Cristo. Ciò suggerisce una profonda sacralità che trascende la religione di appartenenza, per abbracciare l’uomo nella sua universalità priva di qualsiasi orpello ed espressa invece, da un codice figurativo che rimanda a uno stile tribale, fortemente simbolico atto al recupero delle radici.

 

AMANTEA (CS): ''Porte aperte sul paesaggio''
AMANTEA (CS): ''Porte aperte sul paesaggio''
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AMANTEA (CS): ''Porte aperte sul paesaggio''
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