Quest’epoca ci sta spingendo a riportare alla luce ciò che è nell’interiorità, nell’ombra, perché solo lì, nell’ombra, risiedono le vere radici
Bisogna possedere un cuore sacro per cogliere il silenzio. Il silenzio è l’esperienza suprema di abbandono, l’esperienza sacra per eccellenza. L’eterna eco delle origini. Occorre riverberare d’infinito per accoglierlo dentro di sé. Prostrarsi a ciò che è sacro, attingere alla sua forza, ridimensionandosi. Perché il silenzio è l’eterna madre che esplora in tutta la sua grandezza ogni singola fibra che nutre in seno al suo grembo. Il Cosmo.